Ti hanno chiamato Dambudzo: un libro di memorie

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Titolo originale:

They Called You Dambudzo: A Memoir

Contenuto del libro:

Come posso raccontare la nostra storia? Sento la tua voce risuonare nella mia. Mi sforzo di districare un fitto arazzo di ricordi. Un filo si impiglia in un altro. Le prime immagini abbracceranno quelle successive. Il mio sguardo sarà spesso filtrato dai tuoi occhi, dalle tue poesie. Alla fine non sarò sempre in grado di distinguere l'originale dal riflesso. Proprio come hai scritto tu, le dita del tempo sul pianoforte / mettono in movimento le emozioni / i ballerini nello specchio non ci riconoscono mai come i loro originali.

Questo libro è un memoir con un "doppio battito". Al centro c'è il rapporto dell'autrice con il defunto scrittore zimbabwese Dambudzo Marechera, il cui libro pluripremiato La casa della fame lo ha segnato come una voce potente, dirompente e forse profetica della letteratura africana. Flora Veit-Wild è riconosciuta a livello internazionale per il suo significativo contributo alla conservazione dell'eredità di Marechera. Ciò che è meno noto di Marechera e Veit-Wild è che i due ebbero una relazione intensa, personale e sessuale. Questo libro di memorie esplora questo aspetto: il primo incontro della coppia nel 1983, tra l'euforia del nuovo Zimbabwe indipendente; i mesi tumultuosi in cui lo scrittore senzatetto si trasferì dall'amante e dalla famiglia di lei; gli slanci di creatività una volta che ebbe un appartamento tutto suo, seguiti da sentimenti di abbandono; la crescente disperazione per una storia d'amore che non poteva reggere contro la realtà; la malattia dello scrittore e la sua morte per polmonite da HIV nell'agosto 1987. Seguono le lotte che Flora affrontò una volta morto Dambudzo. Da un lato è diventata la custode della sua vita e della sua opera, dall'altro ha dovuto convivere con la sua stessa infezione da HIV e con le conseguenti minacce alla sua salute.

Jacana: Africa meridionale.