Testi celtici del Coelbook: Gli ultimi cinque libri della Bibbia di Kolbrin

Recensioni dei lettori

Il libro ha ricevuto diverse recensioni: molti lettori lo hanno trovato informativo, interessante e stimolante. Alcuni esprimono il desiderio di approfondire i contenuti, mentre altri ritengono che non sia all'altezza delle aspettative. Nel complesso, il libro è considerato positivamente da chi è interessato alla storia e alla spiritualità celtica.

Informativo, facile da leggere, contenuto interessante, apre la mente, ben studiato, prospettiva autentica, prezioso per comprendere la spiritualità e le culture antiche.

Alcuni l'hanno trovato semplicemente buono e non così illuminante come ci si aspettava; uno ha menzionato le dimensioni ridotte della stampa come uno svantaggio.

(basato su 14 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Celtic Texts of the Coelbook: The Last Five Books of the Kolbrin Bible

Contenuto del libro:

Scritto da sacerdoti celtici quando i primi Vangeli del Nuovo Testamento erano in fase di creazione, il testo celtico del Coelbook (gli ultimi cinque libri della Bibbia di Kolbrin) documenta la fusione di misticismo celtico e druido, giudaismo e antropologia egizia. Alcuni lo considerano un testo chiave della saggezza celtica perché include una biografia rivelatrice di Gesù con diverse citazioni in prima persona mai pubblicate prima.

Quest'opera affonda le sue radici in un testo egiziano di 3600 anni fa (i primi sei libri della Bibbia di Kolbrin) scritto dopo l'Esodo. Descrive come il Diluvio di Noè e le Dieci Piaghe dell'Esodo siano stati causati da un pianeta (noto anche come Nibiru o Pianeta X) che orbita intorno al nostro sole ogni 3600 anni. Gli Egizi lo chiamavano il "Distruttore" e i sacerdoti celtici lo chiamavano lo "Spaventatore".

Riassunto storico.

Questa storia inizia con Mosè e l'Esodo degli ebrei. Convinti che i loro dèi li avessero delusi, gli egiziani condussero il primo studio antropologico regionale del Medio Oriente, alla ricerca di indizi che li avrebbero condotti all'unico vero D-o di Abramo. Pubblicarono le loro scoperte in un'opera in 21 volumi intitolata Il Grande Libro.

Nel corso dell'ultimo millennio a.C., i commercianti fenici tradussero il Grande Libro dallo ieratico egiziano nel loro alfabeto di 22 lettere e ne affidarono una copia ai sacerdoti celtici della Britannia. Ispirati dai testi egizi, i sacerdoti celtici scrissero il proprio testo di saggezza in celtico antico e lo chiamarono Coelbook.

Dopo la morte di Gesù, Giuseppe d'Arimatea (prozio di Gesù da parte di Giuseppe, suo padre) fondò l'Abbazia di Glastonbury, che in seguito divenne il deposito di questi testi. Nel 1184 d.C., il re inglese Enrico II ordinò un attacco all'abbazia. I sopravvissuti portarono i resti dei testi in Scozia, dove furono tradotti in inglese e infine uniti per creare la Bibbia di Kolbrin.

Il legame di Gesù con la Gran Bretagna.

Alcuni storici sostengono che il Coelbook fu ispirato quando Gesù e Giuseppe d'Arimatea visitarono insieme la Gran Bretagna. Altri sostengono che il biografo celtico di Gesù tornò con Giuseppe d'Arimatea (che possedeva una miniera di stagno in Gran Bretagna) in Medio Oriente, dove incontrò Gesù e la sua famiglia.

In ogni caso, i resoconti storici mostrano che Giuseppe d'Arimatea, poco dopo la crocifissione, portò gli amici e i familiari di Gesù in Gran Bretagna per sfuggire alle persecuzioni dei Romani e per diffondere il messaggio di Gesù "fino all'estremità della terra".

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