Terra e trasformazione agraria in Zimbabwe: Ripensare i mezzi di sussistenza rurali all'indomani delle riforme fondiarie

Titolo originale:

Land and Agrarian Transformation in Zimbabwe: Rethinking Rural Livelihoods in the Aftermath of the Land Reforms

Contenuto del libro:

Questo libro dimostra che la riforma agraria ridistributiva può trasformare la vita dei contadini poveri eliminando le distorsioni nella struttura della proprietà terriera, consentendo loro di accedere alla terra e ad altre risorse naturali che sono fondamentali per le loro strategie di riproduzione sociale e per la sicurezza dei loro mezzi di sussistenza. Inoltre, dimostra che i benefici della riforma agraria vanno oltre l'accesso alla terra per coltivare; le attività extra-agricole, come l'estrazione artigianale dell'oro, sono una parte fondamentale del sostentamento rurale, in quanto forniscono capitale per ulteriori investimenti agricoli.

Il fatto che un gran numero di contadini impegnati in attività extra-agricole utilizzi il reddito ottenuto da tali attività per ulteriori investimenti agricoli dimostra che le attività extra-agricole sono inestricabilmente legate ai futuri investimenti agricoli. Il libro dimostra inoltre che la riforma agraria è stata un processo sostenuto da molte dinamiche, spesso a carattere locale. Ciò significa che qualsiasi analisi dei suoi risultati deve tenere conto di questa diversità di esperienze.

Nel complesso, dallo studio del caso Mhondoro Ngezi presentato in questo libro si possono trarre importanti insegnamenti. In primo luogo, la riforma agraria può risolvere le ingiustizie storiche nella struttura della proprietà terriera, consentendo ai contadini senza terra di accedere alla terra e alle altre risorse naturali precedentemente racchiuse nella precedente struttura agraria.

Tuttavia, il processo non è privo di sfide: un reinsediamento di persone su larga scala richiede la fornitura di infrastrutture sociali e di altri supporti, come i fattori di produzione agricola. Senza tale sostegno, è difficile per i beneficiari delle terre effettuare rapidamente investimenti sui loro terreni. In secondo luogo, e questo è collegato al primo punto, i benefici della riforma fondiaria sono a lungo termine; è probabile che il loro impatto richieda più tempo per essere realizzato.

In terzo luogo, la riforma agraria redistributiva ha il potenziale per radicalizzare i contadini poveri, per rivendicare i loro diritti e le loro prerogative sulla terra e sulle risorse naturali, precedentemente racchiuse in una struttura di proprietà fondiaria e in relazioni socio-economiche ingiuste. In quarto luogo, una trasformazione radicale dei diritti di proprietà a favore dei contadini, come quella intrapresa in Zimbabwe, è probabile che attiri un contraccolpo internazionale da parte del capitale globale, poiché è vista come una sfida diretta al regime neoliberale dei diritti di proprietà.