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Land, God, and Guns: Settler Colonialism and Masculinity in the American Heartland
Questo libro è un antidoto alle forme di nazionalismo americano, di mascolinità, di eccezionalismo e di autoproclamata prodezza che vengono attualmente esibite sulla scena globale.
Attraverso un'affascinante combinazione di ricerche etnografiche in sette Stati americani e l'applicazione di teorie postcoloniali, antirazziste, femministe e poststrutturaliste, Land, God, and Guns rivela come i riti di passaggio, da sempre associati a nozioni scontate di mascolinità nell'Heartland americano, siano costitutivi di una costellazione di visioni del mondo coloniali, logiche capitalistiche, essenzialismi di genere, credenze religiose etnocentriche, populismo sciovinista, animosità razziale e violenza incarnata. Una costellazione che, all'interno degli Stati Uniti, sostiene un ordine di vita eteropatriarcale e razzista che privilegia e danneggia i suoi principali proliferatori: gli uomini bianchi colonizzatori.
Si tratta di un lavoro dettagliato che, allo stesso tempo, svela le radici della mascolinità rurale dei coloni bianchi e dello Stato americano, dimostrando al contempo perché qualsiasi analisi della produzione culturale e della pratica sociale della mascolinità negli Stati Uniti deve tenere conto delle traiettorie storiche del Paese, dell'imperialismo, dell'espropriazione delle terre, della costruzione dello Stato nazionale, della schiavitù, dell'accumulazione estrattiva e della valorizzazione delle affermazioni maschiliste di dominio.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)