Tempi inquietanti: Passati medievali, futuri ripensati

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Titolo originale:

Disturbing Times: Medieval Pasts, Reimagined Futures

Contenuto del libro:

Da Kehinde Wiley a W. E.

B. Du Bois, dalla Nubia a Cuba, dal terrore di Willie Doherty nei paesaggi antichi alla violenza del neogotico istituzionale, dalle politiche sull'AIDS di Reagan alle fanfiction su Beowulf, questo volume riccamente eterogeneo riunisce storici dell'arte e studiosi di letteratura per articolare studi medievali più inclusivi e intersezionali. Sarà interessante per gli studenti che si occupano di diaspora e migrazione, colonialismo bianco e pogrom, studi indigeni e metodologia decoloniale, schiavitù, genocidio e culturecide.

Gli autori si confrontano con le eredità spesso inquietanti degli studi medievali e con le loro attuali incapacità di riconoscerle, e analizzano anche le ideologie fasciste, nazionaliste, colonialiste, antisemite e di altro tipo a cui il medioevo è stato ed è legato, formulando collettivamente scelte etiche concrete e obiettivi per la ricerca e l'insegnamento futuri. Di fronte al crescente fascismo globale e alle relative mobilitazioni ideologiche, contemporanee e passate, e al patrimonio culturale e alla storia come armi di oppressione simbolica e fisica, i capitoli di questo volume su Bisanzio, la Nubia medievale, l'inglese antico, l'ebraico, il francese antico, l'occitano e i medievalismi americani ed europei esaminano come le istituzioni educative, i musei, le università e gli individui siano plasmati dall'etica e dalle varie ideologie nella ricerca, nella raccolta e nell'insegnamento.