Ted Saucier's Bottoms Up [Con le illustrazioni di dodici tra i più illustri artisti americani].

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Ted Saucier's Bottoms Up [Con le illustrazioni di dodici tra i più illustri artisti americani]. (Ted Saucier)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro è una risorsa nostalgica e preziosa per gli appassionati di cocktail, in quanto offre uno sguardo sulle bevande popolari degli anni '40 e '50. Molte recensioni ne lodano le interessanti ricette e il contesto storico, ma ci sono notevoli inconvenienti per quanto riguarda la qualità della riproduzione, in particolare la mancanza di colori nelle illustrazioni e i problemi di stampa.

Vantaggi:

Altamente raccomandato per le ricette di cocktail, gli approfondimenti storici e il valore nostalgico. È apprezzato come un'ottima aggiunta a una biblioteca di cocktail, con commenti positivi sulle condizioni del libro e sulla comunicazione del venditore.

Svantaggi:

La qualità della produzione è stata criticata, con molte illustrazioni in bianco e nero anziché a colori e problemi come la mancanza di testo dovuta a una scarsa scansione. Alcuni utenti hanno espresso il loro disappunto per la mancanza di qualità rispetto alle stampe originali, che potrebbe portare alla frustrazione.

(basato su 9 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Ted Saucier's Bottoms Up [With Illustrations by Twelve of America's Most Distinguished Artists]

Contenuto del libro:

2011 Ristampa della prima edizione illustrata del 1951. Facsimile completo dell'edizione originale, non riprodotto con software di riconoscimento ottico.

Per quasi quarant'anni Saucier è stato il pubblicitario del Waldorf-Astoria Hotel di New York. Il suo libro classico sui cocktail del 1951, Bottoms Up, comprende più di 200 drink, completamente indicizzati, oltre a dodici illustrazioni azzardate per l'epoca, realizzate da dodici artisti diversi. La tipica recensione di un cocktail segue la ricetta vera e propria: L'ULTIMA PAROLA: Damrak Gin / Chartreuse verde / Luxardo Maraschino / Lime / Zucchero "Questo cocktail fu introdotto da queste parti circa trent'anni fa da Frank Fogarty, che era molto noto nel vaudeville.

Era chiamato il 'Menestrello di Dublino' ed era un ottimo monologhista". Così scriveva Ted Saucier nel 1951 presentando questo drink in Bottoms Up.

Saucier attribuisce il drink al Detroit Athletic Club e, se i ricordi del barista sono corretti, il Last Word sarebbe un cocktail dell'epoca del proibizionismo. Se è così, il Last Word è uno dei migliori cocktail usciti da quel cupo periodo della storia americana.

Quattro ingredienti, due dei quali piuttosto esotici, che lavorano in parti uguali per creare un'armonia perfetta.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781891396656
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)