Tecniche innovative di tracciamento del bersaglio per i moderni sistemi radar e sonar

Titolo originale:

Innovative Target Tracking Techniques for Modern Radar and Sonar Systems

Contenuto del libro:

L'obiettivo di questo numero speciale è quello di raccogliere i recenti progressi e sviluppi nelle tecniche di inseguimento dei bersagli per determinare come possono essere adattate ai moderni sistemi radar e sonar. Dopo la revisione paritaria, sono stati accettati 17 articoli in aree correlate per la pubblicazione in questo numero speciale.

Gli articoli pubblicati coprono una serie di argomenti e applicazioni fondamentali per l'inseguimento dei bersagli. Otto articoli riguardano l'inseguimento generale di più bersagli, compresi i temi dell'inseguimento e della classificazione congiunti (3), della stima adattiva utilizzando la probabilità di misurazione del clutter (6), della localizzazione e dell'inseguimento congiunti (7), dell'inseguimento esteso dei bersagli (8), dell'inseguimento con smoothing (11), dell'inseguimento DOA (12), dell'inseguimento in condizioni di bassa probabilità di rilevamento (14) e dell'inseguimento e dell'intercettazione sonar (17). Tre articoli trattano i metodi di inseguimento multi-sensore di più bersagli.

In particolare, in (2) viene proposto un metodo di stima multi-target per sistemi radar a impulsi, in (4) viene proposto un metodo di ottimizzazione congiunta del tempo di permanenza e della larghezza di banda in una rete radar, in (9) viene presentato un metodo di inseguimento di navi marine multiple con sfondo sconosciuto. Esistono due lavori (10,15) sul problema dell'assegnazione del bersaglio nell'inseguimento multisensore di un bersaglio.

Inoltre, Mallick et al. hanno considerato le misure di non linearità di una curva polinomiale in due dimensioni (1), Zhao et al.

hanno esplorato l'uso di bersagli di calibrazione la cui posizione è nota al sistema MPR, per contrastare la perdita di precisione nella localizzazione del bersaglio derivante da errori di posizione del trasmettitore/ricevitore (13), e Li et al. hanno proposto un algoritmo per applicare la tecnica della diversità di frequenza alla stima passiva dell'azimut (16).