Sviluppo e semiperiferia

Titolo originale:

Development and Semi-Periphery

Contenuto del libro:

Questo libro è una raccolta di articoli incentrati sull'analisi comparativa delle traiettorie di sviluppo nei Paesi della semiperiferia del Sud America e dell'Europa centrale e orientale. Il libro cerca di affrontare i dilemmi dello sviluppo della semiperiferia nel modo più diversificato possibile, sottolineando sempre la varietà delle traiettorie come fattore cruciale.

Si valuta quindi il ruolo dei regimi cognitivi prodotti dai campi professionali come elementi di coordinamento dell'azione collettiva e come fari che fissano le relazioni Stato-società. In contrapposizione agli studi di transitologia che erano prevalenti negli anni '90 e che trattavano separatamente il contesto neoliberale in queste due regioni, gli articoli di questo volume offrono invece una nuova analisi comparativa sulle conseguenze delle riforme neoliberali e sui nuovi attori che si occupano di questi risultati. Il libro si concentra sulle esperienze di riforma del mercato e sulle eredità istituzionali degli ultimi vent'anni.

I Paesi dell'Europa centrale e orientale e dell'America meridionale hanno attraversato una rapida ristrutturazione dei regimi produttivi nel processo di integrazione con il sistema capitalistico globale. Questo volume analizza la varietà di forme di Stato che si sono sviluppate in diversi Paesi periferici e il loro ruolo nell'ingegneria sociale dei modelli economici e delle politiche sociali, nonché l'impatto delle capacità e delle idee statali sulle innovazioni istituzionali.

Questi saggi confrontano anche le trasformazioni della cultura politica, delle identità collettive e delle politiche conflittuali in entrambe le aree. La crescente distanza tra Stato e società, la disintegrazione sociale e gli effetti concreti delle riforme di mercato (disoccupazione, informalità, perdita di diritti) sono stati strettamente correlati a una crescente mobilitazione sociale e a una politicizzazione delle identità sociali ed etniche in Sud America.

Nell'Europa dell'Est il modello istituzionale della democrazia liberale è stato messo in discussione, da un lato, dalle rivendicazioni di uguaglianza sociale derivanti dall'eredità comunista e, dall'altro, dalla questione dei diritti politici emersa nel contesto della nuova ondata di nazionalismi e di politicizzazione delle identità etniche.