Sulla guerra

Recensioni dei lettori

Nel complesso, “Sulla guerra” di Carl von Clausewitz è riconosciuto come un testo classico e influente sulla teoria della guerra, che piace soprattutto agli studiosi, ai professionisti militari e a chi si interessa di statistica. In molte recensioni si fa riferimento alla sua perdurante rilevanza per i conflitti moderni, nonostante alcuni lettori trovino difficile affrontarlo a causa di problemi di traduzione e di una prosa complessa.

Il libro offre una panoramica completa degli aspetti politici, strategici e tattici della guerra, con intuizioni e teorie senza tempo che rimangono applicabili anche oggi. È stato lodato per la sua profondità e la chiarezza di alcune idee, come il rapporto tra guerra e politica, gli effetti psicologici della guerra e concetti come la “nebbia di guerra”. Molte recensioni lo descrivono come una lettura essenziale per chi si interessa di questioni militari e di statistica.

Diverse recensioni menzionano problemi significativi con la traduzione, che può rendere il testo confuso e difficile da leggere. I lettori hanno osservato che il linguaggio e la struttura utilizzati nella traduzione possono sminuire la chiarezza che Clausewitz intendeva. Inoltre, alcuni lettori hanno trovato il libro molto denso e hanno avuto difficoltà a leggerlo, causando frustrazione o abbandono del testo.

(basato su 38 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

On War

Contenuto del libro:

Tradotto da J. J. Graham, rivisto da F. N. Maude, abbreviato e con un'introduzione di Louise Willmot.

Sulla guerra è forse il più grande libro mai scritto sulla guerra. Carl von Clausewitz, un soldato prussiano, aveva assistito in prima persona all'immenso potere distruttivo degli eserciti della Rivoluzione francese che attraversarono l'Europa tra il 1792 e il 1815. La sua risposta fu quella di scrivere un testo completo che coprisse ogni aspetto della guerra.

Clausewitz definisce la natura essenziale della guerra, discute le qualità del grande comandante, valuta i punti di forza relativi della guerra difensiva e di quella offensiva e, in passaggi molto controversi, considera il rapporto tra guerra e politica. Le sue argomentazioni sono illustrate con vivaci esempi tratti dalle campagne di Federico il Grande e di Napoleone Bonaparte.

Per lo studente di società e per lo storico militare, On War rimane una fonte avvincente e indispensabile.