Sulla contemporaneità, dopo Agamben, 1: il concetto e i suoi tempi

Titolo originale:

On Contemporaneity, After Agamben, 1: The Concept and Its Times

Contenuto del libro:

Chi sono oggi i nostri contemporanei? Alain Badiou, Jean-Luc Nancy o Giorgio Agamben, o i già trascurati Althusser o Lacoue-Labarthe? Tra i pensatori dell'ultima grande generazione del secolo scorso, chi sono i precursori la cui voce è abbastanza forte da parlare al nostro presente, quando la natura stessa del tempo è incerta: un tempo di mutazione (Nancy), un cambiamento d'epoca (Blanchot), un'epoca senza epoca (Stiegler) o, più catastroficamente, il tempo del geocidio (Deguy)? È Bataille (Esperienza interiore) o Blanchot (La scrittura della catastrofe) ad anticipare il futuro che è già il nostro presente? O Derrida che annuncia il dilemma insuperabile della legge dell'ospitalità? Ha annunciato un futuro da presentare solo come una mostruosità? O è piuttosto Deleuze, la cui geofilosofia fa già a meno del soggetto, privilegia la materia sullo spirito, subordina i grandi movimenti dei popoli e degli animali della storia e della rivoluzione, il politico e il sociale come relativi al de