Storie celesti: La salvezza a livelli nel Nuovo Testamento e nel cristianesimo antico

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Titolo originale:

Heavenly Stories: Tiered Salvation in the New Testament and Ancient Christianity

Contenuto del libro:

Spesso si pensa che la salvezza sia una questione di tutto o niente: o si è salvati o si è dannati.

Nel mondo antico, tuttavia, alcune figure, tra cui l'apostolo Paolo, Giovanni di Patmos, Erma, i Sethiani e i Valentiniani, non la pensavano così. Per loro esistevano più livelli di salvezza.

Esaminando le ragioni e le implicazioni del perché questi importanti pensatori credevano che la salvezza avvenisse per gradi, Storie celesti offre una nuova prospettiva sul pensiero antico della responsabilità, specialmente quando si interseca con preoccupazioni come la genealogia e il determinismo. Mostra perché ebrei e cristiani di vario tipo - alcuni dichiarati alla fine ortodossi, altri eretici - hanno messo in relazione etica e soteriologia e hanno discusso su come farlo. Costruendo una differenza tra un livello inferiore e uno superiore di salvezza, gli autori antichi hanno ideato gerarchie soteriologiche che potessero spiegare le imperfezioni etiche e la differenziazione sociale tra le loro comunità e gli estranei, oltre a rafforzare le rappresentazioni idealizzate della condotta tra i membri dei loro stessi gruppi.

Alexander Kocar si chiede come questi pensatori abbiano identificato e descritto queste differenze etiche e sociali tra le persone; quali impegni li abbiano spinti a fare tali distinzioni; quali siano stati gli effetti sociali delle diverse categorie salvifiche e degli standard etici; e quale impatto abbiano avuto le soteriologie strutturate gerarchicamente sulle nozioni di responsabilità etica. Le sue scoperte hanno ripercussioni sullo studio dell'etica antica (in particolare del libero arbitrio e della responsabilità), sulla nostra comprensione dell'ortodossia e dell'eresia e sui dibattiti accademici riguardanti le origini del cristianesimo come movimento che presumibilmente trascende i confini etnici.