Storia di Al-Tabari Vol. 31: La guerra tra fratelli: Il Califfato di Muhammad Al-Amin A.D. 809-813/A.H. 193-198

Recensioni dei lettori

Attualmente non ci sono recensioni dei lettori. La valutazione si basa su 2 voti.

Titolo originale:

The History of Al-Tabari Vol. 31: The War Between Brothers: The Caliphate of Muhammad Al-Amin A.D. 809-813/A.H. 193-198

Contenuto del libro:

Questa sezione della Storia di al-Tabari copre il califfato di Muhammad al-Amin, succeduto al padre Harun al-Rashid il 24 marzo 809 e ucciso il 25 settembre 813.

L'attenzione di questa sezione si concentra su un singolo evento, la guerra civile tra al-Amin e il suo fratellastro al-Ma'mun. Prima della sua morte, al-Rashid aveva organizzato la successione in una serie di documenti firmati alla Mecca e depositati per la custodia nella Ka'bah. Al-Amin sarebbe diventato califfo; al-Ma'mun avrebbe governato il Khurasan con una virtuale autonomia da Baghdad. Al-Amin non poteva rimuovere il fratello dalla carica né interferire con le sue entrate o il suo sostegno militare. Inoltre, al-Ma'mun era stato designato come successore di al-Amin e ad al-Amin era vietato alterare la successione. Se uno dei due fratelli avesse violato queste condizioni, avrebbe perso i suoi diritti.

Ben presto divenne evidente che non esisteva la buona volontà di portare a termine questi accordi. Il disaccordo scoppiò quando al-Amin insistette affinché molte delle forze che avevano accompagnato al-Rashid e al-Ma'mun nel Khurasan tornassero a Baghdad. Quando la maggioranza dei comandanti dell'esercito obbedì agli ordini del nuovo califfo, al-Ma'mun si infuriò e rispose con misure volte a garantire la sua posizione. Vennero scambiate lettere furiose, con al-Amin che premeva sul fratello per fare concessioni che al-Ma'mun considerava contrarie all'accordo di successione. Nel marzo 811 il conflitto militare era imminente. Al-Amin chiese che alcuni distretti di confine fossero restituiti al controllo di Baghdad. Quando al-Ma'mun rifiutò, al-Amin inviò una spedizione per impadronirsi dei distretti.

Il ricorso alla forza da parte di Al-Amin si risolse in un disastro. Le forze di Al-Ma'mun, guidate da Tahir b. al-Husayn e Harthamah b. A'yan, si avvicinarono rapidamente a Baghdad. In un assedio durato oltre un anno, Baghdad subì ingenti danni a causa dei combattimenti e dei bombardamenti delle macchine d'assedio. Bande di vagabondi e poveri, organizzate da al-Amin in unità irregolari, combatterono una sorta di guerriglia urbana. Ma con Tahir e Harthamah che facevano rispettare l'assedio e con la maggior parte degli associati di al-Amin che avevano cambiato la loro lealtà alla parte vincente, il califfo fu costretto a chiedere condizioni. Queste furono concordate tra i rappresentanti di al-Amin, Tahir e Harthamah. Tuttavia, quando il califfo salì sulla barca che doveva portarlo sotto la custodia di Harthamah, le truppe fedeli a Tahir assaltarono e rovesciarono la barca. Al-Amin cadde nel Tigri, fu arrestato e fu giustiziato la notte stessa su ordine di Tahir. Si concluse così questa fase della guerra civile. Al-Ma'mun era ora il califfo.

La storia di al-Tabari di questi anni comprende i resoconti dei partecipanti all'evento, le lettere diplomatiche tra al-Amin e al-Ma'mun, la lunga lettera di Tahir ad al-Ma'mun sulle circostanze della morte di al-Amin e un drammatico resoconto di testimoni oculari delle ultime ore di al-Amin. Degno di nota è anche un poema di 135 versi che descrive la devastazione di Baghdad. La sezione si conclude con una serie di aneddoti letterari sul personaggio di al-Amin.