Stoccolma Serie III: Ricordare la città

Recensioni dei lettori

Le recensioni sottolineano che il libro è un'esplorazione perspicace della storia di Stoccolma dalla povertà alla ricchezza tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. È apprezzato per la qualità della narrazione e della traduzione, anche se alcuni lettori hanno espresso un calo di interesse verso le ultime parti della serie.

Rappresentazione dettagliata della transizione di Stoccolma, traduzione magistrale, narrazione coinvolgente, preziosa per la comprensione della storia sociale svedese, particolarmente degna di nota per chi ha legami con Stoccolma.

Alcuni lettori hanno perso interesse per gli ultimi libri della serie, e ci sono ancora volumi non tradotti che potrebbero lasciare i lettori desiderosi di saperne di più.

(basato su 6 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Stockholm Series III: Remember the City

Contenuto del libro:

La Serie di Stoccolma di Per Anders Fogelstrom è un quintetto di romanzi sulle storie intrecciate di una città e di una famiglia. La ricerca che sta alla base e all'interno della serie di Fogelstrom è prodigiosamente dettagliata: ci fornisce descrizioni meticolose di paesaggi, clima, stanze, strade, fabbriche, caffè, bar e punti di riferimento emergenti; conosce e comprende gli eventi storici, le questioni, la politica del periodo, quali di essi erano lontani dalle classi lavoratrici e quali erano immediati.

Racconta le sue storie senza artifici; quando ci sono eventi che cambiano la vita, essi esplodono in un contesto di vita quotidiana che egli trasmette in modo non meno avvincente. Riesce a mostrarci i vestiti che indossano i suoi personaggi, a dirci che odore hanno queste persone, a descrivere l'effetto dell'alcol e della fatica sui loro corpi. Soprattutto comprende i loro valori, i loro ideali, le loro emozioni, la loro integrità umana; ammira i loro punti di forza duraturi e guarda alle loro debolezze con compassione.

L'abile traduzione di Jennifer Brown Baverstam è allo stesso tempo trasparente e radicata, come la sua fonte. --Richard Dyer, The Boston Globe.