Stato e finanza nelle Filippine, 1898-1941 - La cattiva gestione di una colonia americana

Titolo originale:

State and Finance in the Philippines, 1898-1941 - The Mismanagement of an American Colony

Contenuto del libro:

Durante la Prima guerra mondiale, le azioni sconsiderate dei funzionari coloniali delle Filippine, responsabili delle finanze della colonia, crearono una crisi che durò dal 1919 al 1922. Le circostanze scossero le fondamenta dello Stato coloniale americano e contribuirono al successo del tentativo di Manuel L.

Quezon di sostituire Sergio Osmeña come leader del Partito Nacionalista, politicamente dominante. Questi eventi sono stati generalmente attribuiti a uno scandalo di corruzione presso la Banca Nazionale delle Filippine, che era stata istituita nel 1916 come agenzia semi-governativa multifunzionale il cui scopo era fornire prestiti per l'industria dell'esportazione agricola, operare come banca commerciale, emettere banconote e servire come deposito per i fondi governativi.

Basandosi su una dettagliata ricerca d'archivio, Yoshiko Nagano sostiene che la crisi fu in realtà il risultato di una cattiva gestione delle riserve valutarie e di irregolarità nelle operazioni di cambio da parte di funzionari americani, e che la nozione di “scandalo della corruzione” nacque da un discorso coloniale che mascherava i problemi all'interno dei sistemi bancari e valutari e dell'amministrazione coloniale statunitense. L'analisi di questo episodio fornisce una nuova prospettiva sull'economia politica delle Filippine sotto il dominio americano e suggerisce la necessità di un ulteriore esame dei resoconti storici scritti sulla base dei rapporti dei funzionari coloniali.