Stanley Cavell e le arti: Filosofia e cultura popolare

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Titolo originale:

Stanley Cavell and the Arts: Philosophy and Popular Culture

Contenuto del libro:

Alla fine degli anni Novanta Rosalind Krauss, una delle principali teoriche del postmodernismo nelle arti, ha iniziato a usare il termine "post-medium" nel suo lavoro. Si trattava di un cenno al filosofo americano del "linguaggio ordinario" Stanley Cavell, che per 30 anni aveva pensato a un concetto di medium nell'arte.

Oggi, con il declino del postmodernismo, Stanley Cavell è emerso come una delle figure più importanti per ripensare le arti visive, il cinema e il teatro. Stanley Cavell e le arti esamina gli ampi scritti di Cavell su un'ampia varietà di forme d'arte e una serie di scrittori (Michael Fried, William Rothman) influenzati dal suo lavoro.

Nel corso di 50 anni di carriera, Cavell ha scritto di arte visiva, fotografia, musica classica, Shakespeare, le opere di Samuel Beckett e, forse, soprattutto del cinema di Hollywood. Stanley Cavell e le arti offre una panoramica degli scritti di Cavell sulle arti, collocandoli all'interno della sua più ampia pratica filosofica, analizzando in dettaglio il suo trattamento di particolari forme d'arte e guardando al lavoro di coloro che ha profondamente influenzato.