Sradicare: Uscire dal ciclo dell'abuso

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Titolo originale:

Uprooting: Leaving the Abuse Cycle

Contenuto del libro:

Questo libro è per tutte le donne che hanno subito abusi domestici o sessuali, per le persone che le amano e per quelle che stanno ancora cercando un modo per fuggire da una relazione malsana o da un ambiente violento.

Uprooting: Leaving the Abuse Cycle è un'antologia a colori di poesie, arte visiva e storie di sopravvissuti ad abusi domestici e sessuali. Il libro è incentrato sulla famosa poesia di Portia Nelson "Autobiografia in cinque capitoli" (tratta dal libro di memorie There's a Hole in My Sidewalk) e offre informazioni e risorse utili per le donne che desiderano uscire e riprendersi da un ciclo di abusi.

Jade Rosina McCutcheon e Kristin Thomas sono le curatrici di Uprooting: Leaving the Abuse Cycle. Sono appassionate di volontariato per aiutare le donne a fuggire da ambienti pericolosi e a ricevere l'aiuto necessario per riprendersi dal trauma dell'abuso. Essendo loro stesse scrittrici e artiste, sanno che l'atto della creazione e della condivisione può essere una forza potente per la guarigione, e quindi si sono rivolte alle loro comunità per invitare poeti, scrittori e artisti a condividere il loro lavoro in relazione a questo importante argomento.

McCutcheon e Thomas hanno anche svolto ricerche approfondite per includere informazioni utili per uscire dal ciclo dell'abuso, tra cui come costruire relazioni più sane, riconoscere le dinamiche di potere e controllo e il gaslighting, gli effetti del trauma sul cervello e sul comportamento, esercizi salutari per la guarigione, navigare nel sistema legale, incoraggiamenti edificanti e un vasto elenco di risorse per trovare ulteriore supporto.

Artisti, poeti e scrittori:

Diana Blackstone-Helt, Candice Campo, Dale Champlin, K. Commander, Frances Greenwood, Summer Harlan, Jarmac, Jayme Sue, Marilyn Johnston, Sherri Levine, Ann L. Lovejoy, RMae, L. Medsker, Kelley Morehouse, Susan Woods Morse, Shannon Rose Riley, Shawn Aveningo Sanders, Rebecca Smith, Cassandra Sumner e molte altre donne coraggiose che hanno condiviso le loro storie ma hanno scelto di rimanere anonime.