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Public Spectacles of Violence: Sensational Cinema and Journalism in Early Twentieth-Century Mexico and Brazil
In Public Spectacles of Violence Rielle Navitski esamina la proliferazione di immagini cinematografiche e fotografiche di criminalità, lesioni fisiche e catastrofi tecnologiche nel Messico e nel Brasile del primo Novecento, che erano tra le nazioni più industrializzate dell'America Latina e che in seguito hanno sviluppato due delle più grandi industrie cinematografiche della regione.
Navitski analizza un'ampia gamma di forme culturali sensazionali, dai film di saggistica e dal cinema seriale ai reportage di polizia illustrati, alla letteratura seriale e alle riviste per i fan, dimostrando come gli spettacoli mediatici della violenza abbiano aiutato il pubblico a dare un senso all'instabilità politica, agli alti tassi di criminalità e alle disuguaglianze sociali che si sono verificate con la modernizzazione. In entrambe le nazioni, il cinema e il giornalismo sensazionale - influenzati dai film d'importazione - hanno forgiato una sfera pubblica comune che ha attraversato le divisioni razziali, di classe e geografiche accentuate dalla crescita economica e dall'urbanizzazione.
Evidenziando i costi umani della modernizzazione, questi media costruirono l'esperienza quotidiana come decisamente moderna, in quanto segnata dagli stessi mali sociali che affliggono i Paesi industrializzati. L'eredità della cultura visiva sensazionale dei primi del Novecento si fa sentire ancora oggi in Messico e in Brasile, dove le manifestazioni pubbliche di violenza da parte di militari, polizia e criminalità organizzata sono ipervisibili.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)