Sovranità e sostenibilità: La gestione letteraria indigena nel New England

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Titolo originale:

Sovereignty and Sustainability: Indigenous Literary Stewardship in New England

Contenuto del libro:

Sovranità e sostenibilità esamina come gli autori nativi americani di quella che oggi viene chiamata New England abbiano mantenuto le loro lunghe e complesse storie letterarie, spesso completamente al di fuori degli archivi, delle biblioteche, delle case editrici e delle altre istituzioni solitamente associate alla costruzione del canone letterario. Gli indigeni del Nord-Est hanno iniziato a scrivere in inglese quasi subito dopo l'arrivo dei coloni e hanno continuato a farlo in quasi tutte le forme: storie, bollettini, romanzi, poesia e media elettronici.

Nel corso dei secoli, gli autori nativi americani hanno usato la letteratura per affermare l'autodeterminazione tribale e proteggere le terre e i territori tradizionali. Attingendo ai campi degli studi sui nativi americani e sugli indigeni, delle scienze umane ambientali e della storia letteraria, Siobhan Senier sostiene che la sostenibilità non può essere pensata separatamente dalla sovranità indigena e che la sovranità tribale dipende dalla sostenibilità ambientale e culturale. Senier offre il quadro della gestione letteraria per mostrare come le opere di letteratura indigena mantengano, ricircolino e adattino gli approcci tribali specifici alla comunità, alla terra e alle relazioni. I singoli capitoli trattano della storiografia Wampanoag, delle newsletter e dei periodici tribali, dei romanzieri e poeti Joseph Bruchac, John Christian Hopkins, Cheryl Savageau e Melissa Tantaquidgeon Zobel e della letteratura tribale sul web e negli archivi elettronici.

Senier, che si oppone all'idea che gli indiani siano scomparsi o siano irrilevanti oggi, dimostra al contrario che la letteratura nativa regionale è fiorente e guarda a un futuro dinamico.