Soldati indiani nella prima guerra mondiale: Razza e rappresentazione in una guerra imperiale

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Titolo originale:

Indian Soldiers in World War I: Race and Representation in an Imperial War

Contenuto del libro:

Terzo classificato al Premio SAHR Templer 2022 per il miglior libro d'esordio.

Più di un milione di soldati indiani sono stati impiegati durante la Prima guerra mondiale, servendo nell'esercito indiano come parte dello sforzo bellico imperiale della Gran Bretagna. Questi uomini combatterono in Francia e Belgio, in Egitto e Africa orientale, a Gallipoli, in Palestina e in Mesopotamia.

In Indian Soldiers in World War I Andrew T. Jarboe segue questi soldati indiani - o sepoys - attraverso i campi di battaglia, esaminando le rappresentazioni contestate che il pubblico britannico e indiano trasse dalle esperienze di guerra dei soldati e l'impatto che queste rappresentazioni ebbero sulla politica razziale dell'Impero britannico. Presentando connessioni trascurate o dimenticate, Jarboe sostiene che la presenza dei soldati indiani sui campi di battaglia di tre continenti contribuì in modo decisivo alla vittoria finale dell'Impero britannico nella guerra. Se da un lato la guerra e il coinvolgimento dei soldati indiani portarono a un indurimento delle ideologie razziste e delle politiche di governo dell'Impero britannico di prima della guerra, dall'altro il contributo dei soldati indiani sul campo di battaglia alimentò le aspirazioni nazionali indiane e le richieste di uguaglianza razziale. Quando i soldati indiani parteciparono alla brutale repressione delle manifestazioni antigovernative in India alla fine della guerra, gettarono le basi per la fine definitiva del dominio britannico in Asia meridionale.