Sogni inquieti: Il bestiario di Walerian Borowczyk

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Titolo originale:

Unquiet Dreams: The Bestiary of Walerian Borowczyk

Contenuto del libro:

Walerian Borowczyk è stato di gran lunga il più elegante dei registi squallidi, e il più squallido di quelli di classe.

Iniziando come animatore e regista di fantasie kafkiane visivamente ricche (“Blanche”, “Goto, Island of Love”), ha poi diviso il pubblico passando all'erotismo grafico (“Immoral Tales”, “The Beast”) e successivamente si è fatto strada tra i tropi dell'exploitation (nunsploitation, Jeksploitation, togasploitation) prima di implodere creativamente in modo spettacolare con il suo bizzarro contributo alla serie Emmanuelle. Ispirato nel look e nell'atmosfera da riviste di cinema e sporcizia degli anni Settanta come “Continental Film Review” e “Sex Stars System”, l'attuale autore non apprezza molto la coerenza o la consistenza.

Gli interessano i contesti e le connessioni, le minuzie oscure, le battute (sarà lui a giudicare cosa fa ridere) e le immagini sfocate di donne in topless tratte da film softcore degli anni Settanta. Anche se non è l'ideale, è meglio di niente. Probabilmente.

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