Sigmar Polke: Alibi 1963-2010

Punteggio:   (4,7 su 5)

Sigmar Polke: Alibi 1963-2010 (Sigmar Polke)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro è un'eccellente retrospettiva sull'artista Sigmar Polke, lodata per la sua profondità e la capacità di riportare i lettori alle mostre dell'artista. Pur racchiudendo la varietà e l'innovazione del lavoro di Polke, alcuni recensori hanno espresso il desiderio di avere immagini più grandi.

Vantaggi:

Ricco di contenuti e di sorprese, presenta saggi eccellenti, immagini ben riprodotte, una rilegatura solida e costituisce un'ottima panoramica dei diversi stili artistici di Polke. Il libro arricchisce l'esperienza delle mostre di Polke ed è altamente consigliato a chi è interessato all'arte contemporanea.

Svantaggi:

Alcuni lettori avrebbero voluto foto più grandi e si è parlato di una selezione di immagini non ottimale. Alcune recensioni hanno sottolineato la difficoltà per chi non parla inglese a causa delle traduzioni limitate.

(basato su 10 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Sigmar Polke: Alibis 1963-2010

Contenuto del libro:

Lavorando con una gamma insolitamente ampia di media, tra cui pittura, fotografia, film, disegno e scultura, Sigmar Polke è ampiamente considerato uno degli artisti più influenti e sperimentali della generazione del dopoguerra. Il suo spirito irriverente e la sua intelligenza promiscua, insieme alla sua eccezionale padronanza delle proprietà dei materiali, hanno fornito le basi per le sue critiche severe alle convenzioni della storia dell'arte e del comportamento sociale. Sperimentando selvaggiamente con materiali e strumenti diversi come la polvere di meteorite e la macchina fotocopiatrice, Polke ha realizzato opere di scala sia intima che monumentale, attingendo da fonti diverse come i titoli dei giornali e le stampe di D rer. Polke ha evitato uno stile unico, un metodo fluido meglio definito dalla parola “alibi”, che significa “in o in un altro luogo”. Anche questo è un richiamo alla deviazione delle responsabilità che ha caratterizzato il comportamento tedesco durante il periodo nazista, costringendo la generazione di Polke a reinventare il ruolo dell'artista. Pubblicata in concomitanza con Alibis: Sigmar Polke 1963-2010, la prima mostra che comprende il lavoro dell'artista attraverso tutti i media, questa pubblicazione riccamente illustrata fornisce una panoramica delle innovazioni interdisciplinari e della sua carriera.

I saggi di Kathy Halbreich, Direttore Associato del Museum of Modern Art; Mark Godfrey, Curatore di Arte Internazionale, Tate Modern; e una serie di studiosi e artisti esaminano l'intera gamma dell'opera eccezionalmente inventiva di Polke e collocano il suo enorme scetticismo nei confronti di tutte le convenzioni sociali, politiche e artistiche rispetto alla storia tedesca.

Sigmar Polke (1941-2010) è nato a Oels, nella Germania orientale, oggi Olesnica, nell'attuale Polonia. Alla fine della Seconda guerra mondiale, Polke e la sua famiglia fuggirono nella Germania dell'Est e, nel 1953, si rifugiarono a D sseldorf, dove si formò come pittore su vetro e successivamente studiò alla Kunstakademie D sseldorf. Dalla fine degli anni Sessanta, le opere di Polke sono state esposte in numerose mostre personali in musei europei e americani. La sua ultima opera importante è stata la commissione di 12 vetrate del Grossm nster di Zurigo, in Svizzera, completata nel 2009. --Holland Cotter "The New York Times".

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780870708893
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2017
Numero di pagine:319

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)