Sguardo assassino: La storia dimenticata della chirurgia plastica nelle carceri

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Titolo originale:

Killer Looks: The Forgotten History of Plastic Surgery in Prisons

Contenuto del libro:

Killer Looks è la storia definitiva della pratica, da tempo dimenticata, di fornire gratuitamente ai detenuti interventi al naso, lifting, protesi al seno e altre alterazioni fisiche, con l'idea che rimodellando il viso si rimodella l'uomo. Dagli anni '20 fino alla metà degli anni '90, mezzo milione di detenuti in America, Canada e Regno Unito si sono sottoposti volontariamente a interventi di lifting, pagati dal governo.

All'inizio si trattava di una pratica disordinata, applicata in modo incoerente e ingiusto ai detenuti, ma a partire dagli anni '60 prese piede un movimento per quantificare scientificamente gli effetti a lungo termine di tali programmi. E, per quanto possa sembrare strano, i criminologi avevano ragione: i tassi di recidiva crollarono. Nel 1967, un programma di chirurgia estetica della durata di tre anni, realizzato a Rikers Island, ha visto un calo del 36% dei tassi di recidiva per i delinquenti modificati chirurgicamente.

Il programma, finanziato con una sovvenzione di 240.000 dollari dal Dipartimento della Salute, dell'Educazione e del Welfare, era guidato dal dottor Michael Lewin, che aveva gestito un programma simile nella prigione di Sing-Sing nel 1953. Killer Looks si basa sull'intersezione tra successo socioeconomico, pregiudizi razziali, il complesso dell'industria carceraria e la fallacia dell'attrattiva per arrivare al cuore di come l'apparenza e l'approvazione della società creino l'autostima, e svela verità più profonde sui pregiudizi di bellezza, sul razzismo ereditato, sui programmi efficaci di recidiva e sulla disuguaglianza.