Senza licenza: Il contrabbando come pratica creativa

Titolo originale:

Unlicensed: Bootlegging as Creative Practice

Contenuto del libro:

Discussioni approfondite sul bootlegging e sulla sua miriade di definizioni nel mondo creativo

Negli ultimi decenni, il termine “bootlegging” - una pratica un tempo relegata ai contrabbandieri e ai violatori di copyright - è stato inteso come un atto creativo. I dibattiti sull'omaggio, l'appropriazione e il furto, già comuni nel mondo dell'arte, si stanno ora svolgendo nelle sfere del branding aziendale, dei social media e dell'industria creativa nel suo complesso. Oggi il bootlegging è diventato un'estetica a sé stante, che influenza qualsiasi cosa, dalle etichette discografiche underground alle magliette fai-da-te, dalle ideologie editoriali agli atti di détournement dell'alta moda. Unlicensed, un progetto di Ben Schwartz, contiene 21 interviste con una serie di creativi sul tema del bootlegging. Alcune di queste interviste sono state originariamente pubblicate su Gradient, il blog di design del Walker Art Center di Minneapolis, dove Schwartz ha iniziato la sua ricerca sul bootlegging. Queste conversazioni indagano il potenziale creativo e critico del bootlegging ed esplorano i nuovi modi in cui può essere impiegato per prosperare come forza culturale d'impatto.

Tra gli artisti figurano: Line Arngaard, Clara Balaguer, BLESS, Boot Boyz Biz, Akinola Davies Jr, Eric Doeringer, Experimental Jetset, Elisa van Joolen, Czar Kristoff, Hassan Kurbanbaev, Oliver Lebrun, Urs Lehni, Jonathan Monk, Sonia Oet, Matt Olson, Online Ceramics, Mark Owens, Printed Matter (Jordan Nassar e Christopher Schulz), Nat Pyper, Babak Radboy, Hassan Rahim, Shanzhai Lyric, SHIRT, Oana Stanescu.

Ben Schwartz (nato nel 1988) è un graphic designer ed editore con sede a New York. Collabora con diversi studi di progettazione grafica nel settore culturale attraverso una varietà di media. Dal 2016 al 2018 è stato Graphic Design Fellow presso il Walker Art Center.