Scritti sugli eserciti permanenti

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Scritti sugli eserciti permanenti (David Womersley)

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Titolo originale:

Writings on Standing Armies

Contenuto del libro:

La questione di dove collocare, in quali mani porre e come esercitare i poteri dello Stato in materia di forza militare mortale è un tema perenne nella teoria politica e si trasforma in un problema ricorrente nella pratica politica. Liberty Fund presenta Writings on Standing Armies, una nuova edizione raccolta e autorevole dei più importanti pamphlet sulla controversia degli "eserciti permanenti" del 1697-98. Inoltre, questi scritti esprimono un sottotesto di uguale e duratura importanza: gli effetti di trasformazione esercitati dal possesso prolungato del potere sugli individui e sulle amministrazioni.

Se le armi debbano essere affidate a un esercito permanente o riservate a una milizia di cittadini è un tema centrale in una tradizione politica che discende da Machiavelli. Negli anni precedenti la Gloriosa Rivoluzione, parte del rancore popolare nei confronti di Giacomo II era stato il sospetto del suo mantenimento di truppe in tempo di pace, perché si temeva che questo potesse essere usato come strumento di assolutismo. Per questo motivo, quando nel 1689 fu redatto il Bill of Rights, uno degli articoli affrontò esplicitamente questa preoccupazione, specificando che "il fatto di costituire e mantenere un esercito permanente all'interno di questo Regno, in tempo di pace, senza il consenso del Parlamento" era una delle trasgressioni di Giacomo II nei confronti del suo popolo, e di conseguenza dichiarava che "il fatto di costituire o mantenere un esercito permanente all'interno di questo Regno in tempo di pace, a meno che non sia con il consenso del Parlamento, è contro la legge". Tuttavia, negli anni Novanta del XVI secolo, Guglielmo III aumentò costantemente il numero delle sue truppe fino a superare, nel 1696, il numero di quelle mantenute da Giacomo II. La crisi divise i Whigs tra coloro che erano decisi a sostenere il principio dell'opposizione agli eserciti permanenti e coloro che si accontentavano di modificare i principi in base alle esigenze pratiche del governo.

L'introduzione di David Womersley situa questi testi nel dibattito europeo sugli eserciti permanenti e li colloca nel contesto più ristretto delle dispute specificamente inglesi sull'argomento durante i regni di Guglielmo III, Giorgio I e Giorgio II.

David Womersley è Thomas Warton Professor di letteratura inglese all'Università di Oxford. Ha pubblicato ampiamente sulla letteratura inglese dall'inizio del XVI secolo all'inizio del XIX secolo. È curatore dei Viaggi di Gulliver di Jonathan Swift (2012) per la Cambridge University Press.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780865979123
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Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2020
Numero di pagine:746

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)