Scritti autobiografici, scientifici, religiosi, morali e letterari

Titolo originale:

Autobiographical, Scientific, Religious, Moral, and Literary Writings

Contenuto del libro:

I neofiti delle opere di Rousseau e coloro che hanno familiarità con i suoi scritti troveranno qualcosa che li sorprenderà entrambi in questa ampia varietà di brevi pezzi provenienti da ogni periodo della sua vita. Tra gli importanti scritti teorici troviamo la "Finzione o frammento allegorico sulla Rivelazione" e le "Lettere morali", che sono tra le affermazioni più chiare di Rousseau sulla natura e sui limiti del ragionamento filosofico.

Nella prima "Idea di un metodo per la composizione di un libro", Rousseau espone in anticipo la sua concezione di come presentare le sue idee al pubblico. In "Il nuovo Dedalo" riflette sulle possibilità e sulle conseguenze dei viaggi aerei. Questo volume contiene anche le sue prime e ultime dichiarazioni autobiografiche.

Alcuni di questi scritti mostrano il lato ludico meno conosciuto di Rousseau. Una favola comica, "La regina capricciosa", esplora le conseguenze - sia serie che ridicole - per un regno quando l'erede maschio al trono, dotato delle caratteristiche frivole della madre, ha una sorella con tutte le caratteristiche di un buon monarca.

Quando a Rousseau fu chiesto se un uomo di cinquant'anni potesse scrivere lettere d'amore a una giovane donna senza apparire ridicolo, egli rispose con le "Lettere a Sophie", che cercano di dimostrare che un uomo del genere può scrivere fino a quattro, ma non fino a sei, lettere prima di diventare lo zimbello di tutti. Ne “Il banditore”, sfida i lettori a indovinare se l'opera che stanno leggendo è stata scritta da un autore “saggiamente pazzo” o da uno “follemente saggio”.

Quando Rousseau fu sfidato a scrivere un racconto allegro, “senza intrighi, senza amore, senza matrimonio e senza lascivia”, produsse un'opera considerata troppo audace per essere pubblicata in Francia.