Savage Worlds: Incontri tedeschi all'estero, 1798-1914

Titolo originale:

Savage Worlds: German Encounters Abroad, 1798-1914

Contenuto del libro:

Con l'obiettivo di recuperare le esperienze di coloro che si trovavano nelle zone di contatto di frontiera, Savage worlds traccia una vasta gamma di incontri tra tedeschi e popolazioni indigene non europee nell'epoca dell'alto imperialismo. Esaminando i focolai di violenza radicale così come i casi di cooperazione reciproca, esamina i diversi obiettivi e le esperienze di esploratori, coloni, viaggiatori, mercanti e accademici tedeschi, e come la varietà dei progetti intrapresi abbia plasmato il loro rapporto con le popolazioni indigene incontrate.

Che si trovassero nella regione Asia-Pacifico, nelle Americhe o in Africa, all'interno dell'impero formale tedesco o negli spazi imperiali di altre potenze, i tedeschi portavano con sé presupposti sulla natura dei popoli extraeuropei. Questi presupposti sono stati spesso sovvertiti, stravolti o ribaltati dalla loro stessa esperienza di interazioni di frontiera, che ha portato alcuni tedeschi a mettere in discussione la “conoscenza” europea di questi popoli extraeuropei. Altri tedeschi, tuttavia, non riuscirono ad abbandonare i loro precedenti presupposti sulle popolazioni indigene e continuarono ad agire nelle colonie in base alla loro convinzione dell'innata superiorità degli europei.

Esaminando la natura multiforme delle interazioni dei tedeschi con le popolazioni indigene, l'ampia ricerca presentata in questo volume offre a storici e antropologi una chiara dimostrazione della complessità degli incontri nelle zone di frontiera. Illustra la varietà di forme che l'agency assunse sia per le popolazioni indigene sia per i tedeschi nelle zone di contatto imperiali e pone la questione di quanto i tedeschi fossero in grado di superare la loro iniziale convinzione che, lasciando l'Europa, stessero entrando in “mondi selvaggi”.