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Santa Fe Bohemia” di Eli Levin presenta un resoconto spiritoso e spesso pettegolo della scena artistica di Santa Fe dal 1964 al 1980. Mentre alcuni lettori ne apprezzano il valore di intrattenimento e la prospettiva unica, altri trovano da ridire sulla mancanza di obiettività e rigore storico, notando una scrittura scadente e un'attenzione a questioni banali piuttosto che a eventi e artisti significativi.
Vantaggi:Coinvolgente e divertente, con osservazioni umoristiche, intuizioni uniche sulla scena artistica di Santa Fe e una miscela di prospettive personali che alcuni lettori trovano rinfrescanti. Il libro è apprezzato come un importante contributo alla comprensione di questo specifico momento culturale.
Svantaggi:Percepito come eccessivamente pettegolo e soggettivo, privo di accuratezza e profondità storica. I critici sostengono che la scrittura sia mediocre e che l'autore non rappresenti adeguatamente gli artisti e gli eventi più significativi, potenzialmente caratterizzando in modo errato gli individui e i loro contributi.
(basato su 9 recensioni dei lettori)
Santa Fe Bohemia (Softcover)
All'inizio degli anni Settanta, a Santa Fe si era sviluppata un'attiva colonia bohémien ed era diventata una città del boom culturale. Il numero di gallerie d'arte passò da due a cento.
Oltre all'Opera di Santa Fe, nacquero infiniti festival: per l'arte, la musica, la letteratura, il teatro, il cinema, la moda e l'artigianato degli indiani e degli ispanoamericani. Il complesso patrimonio di tre culture intrecciate della città divenne il "Santa Fe Style". Ma i quindici anni tra il 1964 e il 1980 racchiudono una magia speciale.
Eli Levin ha vissuto tutto questo: la generazione in declino degli artisti più anziani e la nuova generazione in arrivo; la vita notturna sfrenata al Claude's Bar; le battaglie degli artisti con le organizzazioni artistiche conservatrici; i successi discutibili e i tragici fallimenti delle carriere; gli esempi esemplari di dedizione per tutta la vita; e una serie di scandali taciuti, uno dei quali riguardava persino possibili omicidi. Ricco di aneddoti divertenti sui vari artisti con cui Levin dipingeva, complottava e faceva festa, questo vivido libro di memorie testimonia l'eccitante rinascita e la fiorente crescita di una delle più note colonie artistiche del Paese.
Eli Levin, figlio dello scrittore Meyer Levin, è noto per i suoi dipinti sulla vita notturna di Santa Fe. Ha gestito gallerie d'arte, scritto recensioni d'arte e insegnato storia dell'arte.
Ospita due incontri di artisti, un gruppo di disegno dal 1969 e il Santa Fe Etching Club dal 1980. Levin ha studiato pittura con Raphael Soyer, George Grosz e Robert Beverly Hale, tra gli altri, e ha conseguito un Master presso la Wisconsin University e il St.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)