Sandy Curle: Lettere a casa dall'Etiopia liberata 1941-1945

Titolo originale:

Sandy Curle: Letters home from liberated Ethiopia 1941-1945

Contenuto del libro:

Nelle sue vivaci lettere a casa al padre, negli Scottish Borders, Sandy Curle (1900-80) dipinge un quadro avvincente dell'Etiopia degli anni Quaranta, supportato da oltre 100 illustrazioni e da esaurienti note esplicative.

Durante la liberazione, Sandy aveva guidato le sue truppe irregolari etiopi dal Kenya, ma non aveva visto sua moglie per tre anni né la loro nuova figlia - la curatrice di questo libro -. Come parte del nuovo governo etiope, osserva le tensioni tra il restaurato Haile Selassie e i veterani dell'amministrazione coloniale.

Inviato a Jimma nel 1943 per consigliare il governatore del sud-ovest, conquista la fiducia della "vecchia scuola" Ras Birru e contribuisce a sostenere le politiche di modernizzazione dell'imperatore sul campo. La sua famiglia può finalmente raggiungerlo qui nel 1944 dopo un avventuroso viaggio di guerra.

Ricche di dettagli, le lettere fanno rivivere una società complessa che si sta riprendendo dall'imprevedibile e brutale occupazione italiana. L'ampia cerchia sociale di Sandy comprende amici di tutte le nazioni, provenienti dai 20 anni trascorsi in Africa orientale, vecchi commilitoni e, naturalmente, scozzesi. Condivide con noi i suoi ampi interessi per l'archeologia, la religione e il mondo naturale, insieme alle preoccupazioni domestiche e ai drammi familiari.

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"Questo libro di lettere molto coinvolgenti descrive la rinascita dell'impero cristiano etiope da due punti di vista, la capitale cosmopolita di Addis Abeba e il ricco centro provinciale di Jimma, dando al libro una visione unica di un importante punto di svolta nella storia etiope.

Queste lettere raccolte offrono un'affascinante visione dall'interno di un'Etiopia liberata dal dominio fascista italiano. I curatori hanno mantenuto la voce pronunciata e spesso non politicamente corretta dell'autore. Il libro si concentra in modo particolare sul suo rapporto e sulla vita di un signore etiope tradizionale, figlio illegittimo di un precedente potente imperatore. Abbondano le rivelazioni su corruzione, semi-schiavitù, avventurieri d'altri tempi e piccoli furti. Una lettura affascinante, da consigliare.

Scritto da un consigliere dell'imperatore Hailé Sellasie, questo libro si basa su una serie di lettere molto coinvolgenti scritte da un figlio al padre che seguono la fine dell'Impero italiano dell'Africa orientale e la rinascita dell'impero etiope. Le lettere descrivono la cosmopolita ed eccentrica capitale dell'Etiopia (Addis Abeba) e si concentrano poi sulla lontana capitale di provincia musulmana dell'Etiopia cristiana, Jimma. Lì l'autore è stato ospitato dal suo storico sultano musulmano e dall'aristocratico signore etiope nominato dall'imperatore per governare la provincia probabilmente più ricca del Paese. È una lettura obbligata per comprendere l'affascinante e complesso contesto dell'Etiopia moderna nel secondo dopoguerra, che descrive la ricostituzione dell'impero etiope dopo la conquista italiana.

Un'affascinante fonte primaria sull'Etiopia con informazioni politiche, economiche e sociali che non si trovano in nessun'altra fonte pubblicata. Il libro è curato in modo eccellente e presenta illustrazioni molto belle".

DAL Professor Peter Garretson, Florida State University e biografo del dottor Hakim Warquenah.