Samuel Johnson e il senso tragico

Titolo originale:

Samuel Johnson and the Tragic Sense

Contenuto del libro:

Si dice spesso che la tragedia nel XVIII secolo sia scaduta o sia stata deviata verso forme non drammatiche come la storia e la satira, e che sia sopravvissuta soprattutto come "senso tragico" in scrittori come Samuel Johnson. Leopold Damrosch dimostra che molti lettori erano ancora capaci di una risposta immaginativa alla tragedia. In Johnson, tuttavia, i presupposti morali ed estetici limitavano la sua capacità di apprezzare o creare la tragedia, nonostante la profonda comprensione della sofferenza umana. Questa limitazione, sostiene Damrosch, derivava in parte dal suo credo cristiano e, più in generale, da una visione della realtà che non permetteva di concentrarsi esclusivamente sui suoi aspetti tragici.

L'autore discute Irene, La vanità dei desideri umani e la critica di Johnson alla tragedia, in particolare a quella di Shakespeare. Un capitolo finale colloca la visione di Johnson nel contesto delle teorie moderne.

Pubblicato originariamente nel 1972.

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