Salvador Allende e Villa San Luis: icone della città giusta

Titolo originale:

Salvador Allende and the Villa San Luis: Icons of the Just City

Contenuto del libro:

Attraverso la storia di questo complesso residenziale, questo libro illumina la dedizione di Salvador Allende all'imperativo del diritto alla città per gli emarginati del Cile. Costruita nella ricca Las Condes di Santiago, su quello che è probabilmente l'appezzamento di terreno più costoso del Cile, Villa San Luis fu uno dei progetti sociali più visibili e drammatici di Salvador Allende.

Il mandato di sei anni di Allende fu interrotto a metà da un colpo di stato militare l'11 settembre 1973. Tuttavia, la cultura materiale di Villa San Luis rimane a testimoniare l'eredità del suo impegno nel fornire alle famiglie svantaggiate un alloggio dignitoso. È un luogo di memoria nazionale e uno spazio iconico, che ricorda un'innovazione davvero notevole nell'edilizia sociale e l'impegno personale e politico di Allende per rendere Santiago una città giusta.

Dopo il colpo di stato, i resti del complesso raccontano anche la più ampia ingiustizia del regime di Pinochet. Molte delle sue famiglie furono sfrattate con la violenza durante la dittatura.

Alcune furono espropriate, portate via da Las Condes con camion della spazzatura e scaricate nelle comunità povere di Santiago. Il terreno fu usurpato da Pinochet per conto dell'esercito e successivamente venduto a costruttori per costruire grattacieli simbolo di un nuovo Cile neoliberale.

Nel corso dei decenni, tuttavia, gli ex residenti hanno lottato e, nel 2020, sono riusciti a rendere l'unica struttura rimasta, i resti del Blocco 14, un luogo commemorativo di giustizia e riconciliazione. Oggi è un monumento e un museo nazionale.