Saggi filosofici scelti

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Titolo originale:

Selected Philosophical Essays

Contenuto del libro:

Nikolai Gavrilovich Chernyshevsky (1828-1889), educatore, critico e rivoluzionario, era figlio di un sacerdote. Nacque a Saratov, in Russia, nel 1828. Dopo essersi diplomato in un seminario teologico nel 1846, si iscrisse all'Università di San Pietroburgo. Qui trascorse quattro anni durante un periodo che può essere descritto come il peggiore del regno reazionario di Nicola I. Fu allora che le sue idee sociali e politiche presero forma, in gran parte sotto l'influenza della rivoluzione del 1848 in Europa. Divenne un socialista convinto, determinato a dedicarsi alla causa dell'emancipazione del suo popolo. Lenin scrisse nel 1901 della potente influenza di “Chernyshevsky che sapeva come far crescere i veri rivoluzionari anche con articoli censurati”.

La sua influenza crebbe e si diffuse rapidamente, soprattutto tra gli intellettuali rivoluzionari di estrazione popolare. Ogni suo articolo veniva letto avidamente e distribuito in copie manoscritte. In breve tempo le autorità decisero di interrompere le sue attività, che si erano rese conto essere molto pericolose per il regime zarista. Nell'estate del 1862, Chernyshevsky fu arrestato e gettato in una prigione della Fortezza di Pietro e Paolo. Nella fortezza realizzò la sua opera principale, il romanzo Che fare? che influenzò profondamente il pubblico russo.

Dopo due anni di permanenza nella fortezza, Chernyshevsky fu inviato in un campo penale in Siberia. Solo nel 1883 gli fu permesso di lasciare la Siberia. Si recò ad Astrakhan, dove visse per sei anni sotto la sorveglianza della polizia. Nel 1889 tornò nella natia Saratov, dove morì nello stesso anno.