Rovine parlanti: Piranesi, architetti e antichità nella Roma del Settecento

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Rovine parlanti: Piranesi, architetti e antichità nella Roma del Settecento (John Pinto)

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Titolo originale:

Speaking Ruins: Piranesi, Architects and Antiquity in Eighteenth-Century Rome

Contenuto del libro:

Come nel Rinascimento, anche nel Settecento le rovine continuarono a fungere da luogo di scambio tra antichità e modernità e tra un architetto e l'altro. Roma funzionò come trampolino culturale, attirando a sé architetti del calibro di Filippo Juvarra, Robert Adam, Charles-Louis Clerisseau e Giovanni Battista Piranesi. Attraverso la loro collaborazione, gli scambi in loco, le pubblicazioni e le polemiche, gli architetti contribuirono in modo particolare alla formazione di una visione più critica e sofisticata del patrimonio materiale dell'antichità classica, che noi associamo all'Illuminismo e alle origini dell'archeologia moderna. In questo volume riccamente illustrato, frutto delle sue Thomas Spencer Jerome Lectures presso l'Università del Michigan e l'Accademia Americana di Roma, l'illustre storico dell'architettura John A. Pinto traccia un percorso straordinario attraverso lo sviluppo dell'architettura europea. Questo periodo ha visto la trasformazione della storia e dell'archeologia. I testi vennero trattati con maggiore scetticismo, mentre gli studiosi facevano maggiore affidamento sui manufatti come fonti di informazione, e architetti come Giovanni Battista Piranesi svolsero un ruolo cruciale nella registrazione e nella presentazione visiva dell'arte e dell'architettura antiche.

Piranesi e altri architetti del XVIII secolo attivi a Roma esplorarono il pieno potenziale creativo dell'architettura antica, la sua duplice funzione metaforica di palinsesto e modello. Le loro risposte alle rovine di Roma, così come di altre parti del mondo classico, hanno creato un significativo corpus di conoscenze storiche, ma li hanno anche spinti a creare progetti nuovi e sorprendenti, come la Fontana di Trevi, Santa Maria del Priorato e Syon House. Il loro studio elaborato e la resa accurata dei siti antichi hanno arricchito la comprensione contemporanea del patrimonio materiale dell'antichità classica; le loro congetture informate e i loro voli di fantasia gli hanno dato le ali. I loro incontri in siti come Villa Adriana e Pompei, dove le rovine parlavano con grande eloquenza, arricchirono notevolmente il discorso architettonico dell'Illuminismo. Speaking Ruins sottolinea la stretta relazione tra l'intensificarsi delle esplorazioni archeologiche in questo periodo, soprattutto a Roma e dintorni, ma anche in Grecia e nel Levante, e lo sviluppo degli stili post-barocchi in architettura, che sfumano gradualmente nel romanticismo e nel neoclassicismo.

Speaking Ruins è un'indagine sull'eredità dell'antichità classica. Come studio della tradizione classica, dovrebbe essere di particolare interesse per i classicisti e gli archeologi, mentre la sua tesi secondo cui la Roma del XVIII secolo ha fornito un crogiolo per le discipline in via di sviluppo dell'archeologia e della storia dell'arte susciterà l'interesse di un'ampia gamma di studiosi umanistici. Parlare di rovine racconta una storia affascinante, che vede al centro Piranesi e le sue opere.

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Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780472118212
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2012
Numero di pagine:352

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)