Ripensare la Grande Depressione

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Titolo originale:

Rethinking the Great Depression

Contenuto del libro:

La Grande Depressione mondiale degli anni Trenta è stato l'evento più traumatico del XX secolo.

Ha inaugurato una sostanziale espansione del ruolo dei governi in tutto il mondo, ha focalizzato l'attenzione sulle assicurazioni sociali e per un certo periodo ha sostenuto le idee economiche socialiste come forma di cura. Lo scetticismo sull'efficacia del governo si è affievolito con il fallimento del libero mercato e sembra lecito affermare che l'economia keynesiana non sarebbe fiorita se non ci fosse stata la depressione.

Sebbene questa grave contrazione sia stata ampiamente esaminata, solo ora - grazie a tecniche analitiche sempre più sofisticate - stiamo iniziando a comprenderne le cause e le ragioni della ripresa estremamente lenta che si è verificata negli Stati Uniti. Gran parte di questa analisi, tuttavia, rimane in studi specialistici frequentati principalmente da economisti e storici dell'economia. In Ripensare la Grande Depressione, Gene Smiley attinge a questi studi recenti per presentare un'analisi chiara e non tecnica per il lettore comune.

Spiega le radici della depressione negli anni Venti, gli sforzi del New Deal per combattere la crisi economica e l'eredità di questi sforzi nella Seconda guerra mondiale e nel dopoguerra. Egli offre nuovi spunti di riflessione e alcune conclusioni sorprendenti: che le cause della Grande Depressione risiedono nelle dislocazioni causate dalla Prima Guerra Mondiale e dal tentativo di ricostituire un gold standard internazionale negli anni Venti; che il New Deal, a prescindere dalle sue buone intenzioni, adottò politiche fiscali e monetarie sbagliate che prolungarono la depressione negli Stati Uniti oltre il dovuto; che la Seconda Guerra Mondiale, anziché stimolare la fine della depressione, posticipò di fatto una piena ripresa fino al 1946.