Rifugiato: Un libro di memorie

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Titolo originale:

Refugee: A Memoir

Contenuto del libro:

Perseguitato per il suo attivismo politico, Emmanuel Mbolela ha lasciato la Repubblica Democratica del Congo nel 2002. La sua ricerca di una nuova casa sarebbe durata sei anni.

In quel periodo, Mbolela ha sopportato funzionari doganali corrotti, contrabbandieri doppiogiochisti, imboscate sahariane e condizioni di vita insostenibili. Tuttavia, il suo resoconto non racconta solo le tempeste del suo lungo viaggio, ma anche i periodi di calma. Di fronte alle privazioni, trova conforto in un rifugio per migranti sorvegliato da capi della comunità allo stesso tempo paterni e mercenari. Quando finalmente raggiunge il Marocco, si ritrova bloccato per quasi quattro anni. Eppure persevera nella ricerca degli uffici dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati - che sembrano sempre essere chiusi a tempo indeterminato poco prima dell'arrivo di Mbolela in una determinata città - perché è lì che un migrante può ricevere i certificati ufficiali di richiedente asilo.

È un'esperienza sia privata che collettiva. Come testimonia Mbolela, gli orrori della migrazione ricadono più duramente sulle donne migranti, ma quelle stesse donne incarnano anche la resistenza più feroce al regime di violenza che negherebbe loro la propria umanità. Mentre è ancora senza patria, Mbolela diventa un avvocato per coloro che lo circondano, fondando e dirigendo l'Associazione dei rifugiati e dei richiedenti asilo congolesi in Marocco per lottare per i diritti dei migranti. Da quando ha ottenuto l'asilo politico nei Paesi Bassi nel 2008, è rimasto un attivista impegnato.

Diretto, intransigente e lucido, in Refugee Mbolela offre una prospettiva trascurata su una crisi globale.