Riformare i conglomerati industriali coreani

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Titolo originale:

Reforming Korea's Industrial Conglomerates

Contenuto del libro:

Quando in Thailandia scoppiò quella che sarebbe diventata la crisi finanziaria asiatica del 1997, pochi analisti prevedevano che la crisi si sarebbe estesa alla Corea del Sud. La Corea, dopo tutto, era uscita dalla povertà per diventare una delle "economie miracolose dell'Asia".

Tuttavia, la crisi non risparmiò la Corea e il governo coreano fu costretto a negoziare un salvataggio da parte del Fondo Monetario Internazionale alla fine del 1997. Nel 1998, l'economia coreana è entrata nella più grave recessione registrata nel Paese dai tempi della guerra di Corea. Molti dei problemi di fondo erano di origine nazionale.

I grandi conglomerati industriali coreani (i chaebol) avevano accumulato enormi quantità di debito, e spesso i fondi erano stati investiti in imprese che non ottenevano tassi di rendimento soddisfacenti. Alla fine del 1998, alcuni conglomerati minori erano falliti e uno dei cinque principali (Daewoo) era in gravi difficoltà e sarebbe fallito. In questo studio, l'autore Edward M.

Graham esamina come si è arrivati a questa situazione, rintracciandone le radici nell'aggressiva politica industriale avviata dal presidente coreano Park Chung-hee alla fine degli anni Sessanta. Graham osserva che uno dei principali difetti della Corea durante gli anni dell'"economia miracolosa" è stato il fatto che il settore finanziario coreano è rimasto poco sviluppato e quindi non è mai stato in grado di sviluppare un contrappeso al potere economico e politico che, nel tempo, i chaebol hanno acquisito. La crisi del 1997 può essere vista come l'evento culminante di quell'asimmetria creata dalla politica industriale coreana, ovvero gruppi industriali molto potenti che operavano senza il contropotere delle istituzioni finanziarie.

Graham esamina quindi gli sforzi di riforma compiuti dal 1997, compresa la riforma del settore finanziario e degli stessi chaebol. Conclude che, sebbene siano stati compiuti molti progressi, la riforma è stata disomogenea ed è lungi dall'essere completa.