Riferimento senza referenti

Riferimento senza referenti (M. Sainsbury R.)

Titolo originale:

Reference Without Referents

Contenuto del libro:

Il riferimento è un tema centrale della filosofia del linguaggio, ed è stato il fulcro della discussione su come il linguaggio si relaziona con il mondo. R. M. Sainsbury presenta un nuovo approccio al concetto, che promette di porre fine ad alcuni dibattiti di lunga data nella teoria semantica.

Esiste un'unica categoria di espressioni referenziali, che meritano tutte essenzialmente lo stesso tipo di trattamento semantico. Sono incluse in questa categoria le espressioni di riferimento singolari e plurali ("Aristotele", "Le Pleiadi"), le espressioni di riferimento complesse e non complesse ("Il presidente degli Stati Uniti nel 1970", "Nixon") e le espressioni di riferimento vuote e non vuote ("Vulcano", "Nettuno"). Le espressioni di riferimento devono essere descritte semanticamente da una condizione di riferimento, piuttosto che essere associate a un referente. Sostenendo queste tesi, il libro di Sainsbury promette di porre fine all'infruttuosa oscillazione tra le posizioni milliane e quelle descrittiviste. Le visioni milliane insistono sul fatto che ogni nome ha un referente e hanno difficoltà a dare un buon resoconto dei nomi che sembrano non avere referenti, o almeno non sono noti per averli, come quelli introdotti per errore ("Vulcano"), quelli per i quali si discute se abbiano un portatore ("Patanjali") e quelli usati nella narrativa. Le teorie descrittiviste richiedono che ogni nome sia associato a qualche informazione. Queste teorie si scontrano con il fatto che i nomi sono utili proprio perché spesso non c'è sovrapposizione di informazioni tra chi parla e chi ascolta. La posizione alternativa sostenuta nel libro è decisamente non descrittivista, anche se non richiede un referente.

Si può avere una visione molto più ampia di quali siano le espressioni di riferimento: non solo i nomi e i pronomi usati in modo dimostrativo, ma anche alcune espressioni complesse e alcuni usi anaforici dei pronomi.

L'approccio di Sainsbury mette in linea il riferimento con la verità: nessuno penserebbe che una teoria semantica debba associare una frase a un valore di verità, ma è opinione comune che una teoria semantica debba associare una frase a una condizione di verità, una condizione che uno stato arbitrario del mondo dovrebbe soddisfare per rendere la frase vera. L'analogia corretta è che una teoria semantica dovrebbe associare un'espressione referenziale a una condizione di riferimento, una condizione che un oggetto arbitrario dovrebbe soddisfare per essere il referente dell'espressione.

Lucido e accessibile, scritto con un minimo di tecnicismo, il libro di Sainsbury comprende anche un'utile rassegna storica. Sarà interessante per chi si occupa di logica, mente e metafisica, oltre che una lettura essenziale per i filosofi del linguaggio.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780199230402
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2007
Numero di pagine:280

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)