Rifare l'Islam nel Portogallo africano: Lisbona--Mecca--Bissau

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Titolo originale:

Remaking Islam in African Portugal: Lisbon--Mecca--Bissau

Contenuto del libro:

Quando i musulmani guineani lasciano la loro patria, incontrano versioni radicalmente nuove dell'Islam e nuovi approcci alla religione più in generale. In Remaking Islam in African Portugal, Michelle C.

Johnson esplora la vita religiosa di questi migranti nel contesto della diaspora. Da quando l'Islam è arrivato in Africa occidentale secoli fa, i musulmani di questa regione hanno a lungo confuso etnia e Islam, tanto che essere Mandinga o Fula significa anche essere musulmani. Ma quando incontrano sempre più spesso musulmani non africani e altri modi di essere musulmani, devono mettere in discussione e rivedere la loro concezione del credo e della pratica musulmana "corretta".

Molti uomini, in particolare, iniziano a separare le usanze africane dall'Islam globale. La Johnson sostiene che questa intersezione culturale è fortemente condizionata dal genere e mostra come gli uomini guineani musulmani a Lisbona - specialmente quelli che sanno leggere l'arabo, hanno fatto il pellegrinaggio alla Mecca e partecipano alla preghiera del venerdì nella moschea centrale di Lisbona - aspirino a essere musulmani cosmopoliti.

Al contrario, le donne guineane - molte delle quali non hanno mai studiato il Corano, non leggono l'arabo e si sentono escluse dalla moschea - rimangono più comodamente radicate nelle usanze africane. In risposta, queste donne hanno creato un "club culturale" come spazio musulmano alternativo dove possono celebrare i rituali del corso della vita e le festività musulmane alle loro condizioni.

Remaking Islam in African Portugal mette in luce cosa significa essere musulmani nell'Europa urbana e come il rapporto dei migranti guineani con le loro pratiche rituali debba cambiare nel momento in cui rifanno se stessi e la loro religione.