Ricchezza privata, austerità pubblica: Crisi economica e malessere democratico in Canada

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Titolo originale:

Private Affluence, Public Austerity: Economic Crisis and Democratic Malaise in Canada

Contenuto del libro:

"Il libro è tempestivo e assolutamente necessario. Non c'è niente di simile. Un'analisi brillante e sorprendentemente chiara della teoria e della pratica della politica canadese nell'attuale congiuntura dello sviluppo capitalistico, gli autori forniscono un'esposizione eccezionalmente chiara e utilissima delle forze in gioco, derivanti dalla propensione del capitalismo alla crisi".

Esaminando gli sviluppi politici ed economici canadesi del XXI secolo, Private Affluence, Public Austerity fornisce un'analisi sistematica delle dinamiche della politica canadese nell'era della globalizzazione neoliberista. Stephen McBride e Heather Whiteside concludono che, sebbene gli ultimi tre decenni di governo neoliberale siano stati caratterizzati da crisi ricorrenti, il sistema ha dimostrato di essere resistente, anche di fronte a una grave recessione. Colpisce l'approccio "business as usual" del Canada alla recente crisi finanziaria, un approccio che non mette in discussione le politiche fondamentali del sistema e responsabili della crisi. Attraverso politiche volte allo smantellamento dello Stato sociale, alla privatizzazione e alla riduzione del ruolo economico dello Stato, nonché all'abbraccio entusiasta della globalizzazione e dei regimi di commercio e investimento liberalizzati, il sistema politico canadese ha lasciato un'eredità di benessere privato, austerità pubblica e declino democratico.

Private Affluence, Public Austerity ci chiede di considerare il rapporto tra neoliberismo e crisi e il loro ruolo nel declino democratico. Qual è l'eredità del neoliberismo? E pone anche domande difficili: Qual è il futuro del neoliberismo? E quale ruolo giocherà il Canada nel tracciare la rotta di questo futuro? Questo libro offre un'esplorazione coinvolgente e illuminante delle teorie del capitalismo contemporaneo e ci ricorda che il superamento del malessere democratico è un primo passo necessario sulla strada del cambiamento.