Ricchezza e mondo materiale nel corpus alfrediano dell'inglese antico

Titolo originale:

Wealth and the Material World in the Old English Alfredian Corpus

Contenuto del libro:

Le traduzioni in prosa in inglese antico tradizionalmente attribuite ad Alfredo il Grande (versioni della Regula pastorialis di Gregorio, del De consolation philosophiae di Boethuis, dei Soliloquia di Agostino e dei primi cinquanta Salmi) invitano a distaccarsi dal mondo materiale; ma nonostante ciò, in esse abbondano i suoi oggetti, dai tesori costosi agli oggetti di uso quotidiano.

Questo libro legge queste traduzioni originali e creative da una prospettiva materialista, attingendo ad approcci diversi come la teoria delle cose e i principi di uso e godimento di Agostino. Concentrandosi sul materiale, offre una nuova interpretazione di questo gruppo di traduzioni, mettendo in luce il loro complesso, e spesso contraddittorio, rapporto con il mondo materiale.

Dimostra che, come nella tradizione poetica, la ricchezza nella letteratura alfrediana non è semplicemente uno strumento da usare o qualcosa di cui godere in eccesso; piuttosto, allontanandosi da questi due binari statici, mostra che la ricchezza è una corrente che scorre sia orizzontalmente, come scambio di doni tra gli uomini, sia verticalmente, come corrente salvifica tra la terra e il cielo. Le traduzioni in prosa si collocano nel contesto di altre poesie in inglese antico, tra cui Beowulf, The Wanderer, The Seafarer, gli Exeter Book Riddles e The Dream of the Rood.