Resistenza all'insulina: Precursori infantili di malattie dell'adulto

Titolo originale:

Insulin Resistance: Childhood Precursors of Adult Disease

Contenuto del libro:

In una seconda edizione riveduta e ampliata, questo testo unico nel suo genere presenta argomenti relativi all'insulino-resistenza nei giovani e alle sue conseguenze nell'arco della vita. Nella prima sezione del libro, che esamina l'epidemiologia, gli autori passano in rassegna le controversie sulla definizione di insulino-resistenza nei bambini e ciò che si sa su come l'insulino-resistenza nei giovani differisca da quella degli adulti, la misurazione dell'insulino-resistenza nei giovani in ambito clinico e di ricerca e le attuali conoscenze sull'epidemiologia dell'insulino-resistenza nella popolazione pediatrica. La seconda sezione del libro esplora la fisiopatologia, comprese le attuali conoscenze sui meccanismi molecolari, metabolici e fisiologici dell'insulino-resistenza, la particolare fisiopatologia della gravidanza e della pubertà, il contributo dell'ambiente prenatale e della prima infanzia allo sviluppo dell'insulino-resistenza e i mediatori adiposi e biochimici. Questa sezione si conclude con la discussione del rapporto tra insulino-resistenza e malattie cardiovascolari e disturbi epatici. Una terza sezione, nuova per questa seconda edizione, esplora l'insulino-resistenza in modelli unici: la restrizione della crescita intrauterina e le ragazze con sindrome dell'ovaio policistico e sindrome metabolica. La sezione finale del libro esplora i concetti di trattamento attraverso i farmaci diretti alla sensibilità all'insulina, nonché l'esercizio fisico, i farmaci per la perdita di peso e le conseguenze della chirurgia bariatrica.

Insulin Resistance: Childhood Precursors of Adult Disease, Second Edition fornisce revisioni aggiornate di tutte queste aree, offrendo al lettore una prospettiva attuale sulle problematiche dell'insulino-resistenza nei giovani, un fattore di rischio emergente per le malattie dell'intero arco della vita, che stimolerà un continuo interesse per l'argomento da parte di clinici e ricercatori, forse promuovendo nuovi punti di vista e approcci creativi a questa sfida scoraggiante.