Rendere l'Oriente latino: la letteratura latina del Levante nell'epoca delle crociate

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Titolo originale:

Making the East Latin: The Latin Literature of the Levant in the Era of the Crusades

Contenuto del libro:

“Questo nuovo giorno, la nuova gioia, la consumazione della fatica e della devozione con un'esultanza sempre nuova ed eterna, richiedeva nuove parole, nuovi canti da parte di tutti! “.

Così scriveva Raimondo d'Aguilers, sacerdote provenzale, quando un esercito di nobili, cavalieri, fanti e sacerdoti provenienti da tutta Europa riuscì a conquistare Gerusalemme dopo tre anni di viaggi e combattimenti. E certamente c'erano nuove parole e nuove canzoni. Questi coloni produssero una letteratura latina ibrida - una “latinità levantina” - distinta da quella europea, e la loro nuova tradizione letteraria attinse e resistette alle culture musulmane, cristiane ed ebraiche levantine nei territori appena occupati.

Questo volume analizza le tecniche letterarie e retoriche di autori noti come Guglielmo di Tiro, le composizioni letterarie delle comunità di canonici nel Regno di Gerusalemme e i singoli studiosi del Principato di Antiochia. Queste fonti variegate rivelano i modi coerenti e sempre più sofisticati con cui i coloni crociati rispondevano al loro nuovo ambiente, pur mantenendo i legami con le loro terre d'origine in Europa occidentale. In breve tempo, la latinità levantina è emersa come parte indispensabile della storia letteraria del Vicino Oriente e dell'Europa.