Religione e tatto

Titolo originale:

Religion and Touch

Contenuto del libro:

La religione è, nella sua radice, un affare sensuale e spesso tattile. Dalle genuflessioni, alle preghiere, alle danze e ai pasti, fino ai tatuaggi, all'indossare determinati indumenti o oggetti, all'accendere candele e all'eseguire altri rituali, le religioni di tutte le descrizioni comportano impegni corporei regolari che sono mediati da atti di tatto.

I collaboratori di questo volume hanno isolato il "senso del tatto" dal sensorio generale come un particolare "strumento di senso" da cui innovare creativamente e rendere operativi nuovi concetti, teorie e metodi in relazione a una gamma diversificata di casi di studio in Africa, Sud America, Polinesia, Europa e Asia meridionale e sudorientale. Temi comuni e sovrapposti includono il modo in cui il tatto media il contatto fisico diretto (spesso intenzionale) tra i corpi fisici (umani e non) e le cose che vengono realizzate, benedette, messe in relazione, utilizzate o indossate. La comprensione del tatto come veicolo di forme alternative di creazione di conoscenza in specifici contesti religiosi è la forza trainante dei contributi di questa raccolta.

Il volume sostiene che il tatto non è solo una parte intrinseca della religione, ma il principale mezzo di facilitazione attraverso il quale la religione, gli incontri religiosi e le performance hanno luogo. I diversi contesti presentati segnalano come le indagini che mettono al centro il corpo e i sensi possano produrre conoscenze sfumate e culturalmente specifiche e consentire lo sviluppo di nuove definizioni di religione vissuta. Ponendo il "corpo" e il senso del tatto al centro delle indagini, il volume afferma che la pratica materiale e la sensazione corporea sono religione vissuta.