Recuperare la Yiddishland: Momenti di soglia nella letteratura americana

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Titolo originale:

Recovering Yiddishland: Threshold Moments in American Literature

Contenuto del libro:

Secondo le tradizionali narrazioni dell'assimilazione, nel patto fatto per l'identità americana, gli ebrei hanno liberamente ceduto la lingua e la cultura yiddish. O forse sì? Recovering "Yiddishland" cerca di riportare i lettori a una soglia in cui l'americanizzazione significava anche ambivalenza e resistenza. Ricostruisce lo Yiddishland come spazio culturale prodotto dagli scrittori immigrati yiddish dagli anni Novanta dell'Ottocento agli anni Trenta del Novecento, in gran parte nell'ambito di New York.

Rifiutando la storia letteraria convenzionale, il libro mette in luce i testi soglia del progetto letterario ingiustamente dimenticato di questi scrittori, testi che rivelano critiche inaspettate e illuminanti dell'americanizzazione. Merle Lyn Bachman analizza in modo nuovo Yekl di Abraham Cahan e Hungry Hearts di Anzia Yezierska, rintracciando in essi una reinscrizione del mondo yiddish che vari personaggi sembrano impegnati a lasciarsi alle spalle. Traduce inoltre per la prima volta poesie yiddish con protagonisti afroamericani che riflettono il confronto degli scrittori con il loro passaggio, in quanto ebrei, a identità bianche.

Infine, Bachman discute il poeta modernista Mikhl Likht, il cui abbraccio simultaneo della letteratura americana e la resistenza all'assimilazione all'inglese lo segnano come il supremo poeta della soglia. Consapevole dei rischi di ogni tentativo di recupero del passato da parte dei postmoderni, Bachman inventa la figura dello studente yiddish, i cui commenti possono riflettere - e tenere sotto controllo - la nostalgia e l'ingenuità di chi torna in yiddish.