Realista integrale, i diari di Lewis Thompson Volume secondo, 1945-1949

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Titolo originale:

Integral Realist, the Journals of Lewis Thompson Volume Two, 1945-1949

Contenuto del libro:

I diari di Lewis Thompson permettono al lettore di conoscere un uomo d'azione e un poeta profondamente impegnato nella ricerca della più alta realizzazione della Verità nella e attraverso la pratica spirituale indù. Nel 2009 ricorre il centenario della nascita del poeta inglese Lewis Thompson e il sessantesimo anniversario della sua prematura morte, avvenuta in India nel 1949 all'età di quarant'anni. Per questo motivo, Integral Realist è un evento commemorativo che sicuramente collocherà Lewis Thompson tra le potenti figure spirituali del XX secolo e lo inserirà tra i grandi scrittori e poeti inglesi che ammirava. Questo compagno molto privato di Lewis Thompson, Journals of an Integral Poet, Volume One 1932-1944, rivela un Thompson maturo all'apice del suo impegno per la "Perfezione Assoluta" - un ideale in base al quale ogni oggetto si completa come simbolo in tutti i domini risolvendo l'antitesi di "Sensualità" e "Intelletto" nel contesto della "Poesia" integrale, flessibile, incalcolabile e organica. La poesia, in quanto tale, controllava la disattenzione, la frivolezza e il sottile sfruttamento degli altri e consentiva la vera forma, l'economia dell'azione e dell'espressione, la vera prospettiva, la semplicità, l'obiettività e i diritti naturali quando si trattava degli altri. "Si guarda verso il Cuore, che di per sé precede la Verità.  . desiderando, adorando, in ogni momento, in ogni occasione, la Verità - profondamente, con amore, umiltà, fedeltà.

Raccontando gli ultimi quattro anni della vita di Lewis Thompson, Integral Realist ci introduce apertamente in un'antitesi del suo carattere - classico (Apollo; Shiva) e romantico (Dioniso; Krishna) - che egli cercò di risolvere nella realizzazione del sahaja sullo sfondo delle più potenti figure spirituali indiane dell'epoca: Sri Anandamayi Ma, Krishnamurti, Sri Krishna Menon, Sri Aurobindo, Sri Ramana Maharshi, ma anche figure occidentali: Rimbaud, Shakespeare, Dostoievski, Kierkergaard, Cristo, Cocteau, Yeats e Blake, tra gli altri. La natura e l'etica personale di Thompson erano quelle di un uomo spirituale, un sadhaka i cui valori diventano "umani" solo attraverso la realizzazione di una chiarezza "transumana" e di una perfetta spontaneità: "È un sadhu", disse Sri Anandamayi Ma. "Stai facendo sadhana fin dalla tua infanzia", gli disse il saggio vedantico Sri Krishna Menon. Con l'eccezione del suo buon amico Deben Bhattacharya, pochi godevano della sua qualità di utsaha - un tipo di zelo ardito, ardente, zelo e temerarietà che le anime passive scambiano per violenza o tensione - e della sua prospettiva più integrale, flessibile, incalcolabile e organica di semplicità e obiettività. Per questo i suoi amici Ethel Merston, Earl Brewster (che lo paragonò a D. H. Lawrence) e Blanca Schlamm, che gli disse "Tu vivi in un altro mondo", potevano apparirgli barbari e calcolatori, e lui mostruoso. "È un mostro", confessò Ella Maillart.

Gran parte di questo volume è dedicato a Thompson che risolve le tensioni con loro e con Sri Krishna Menon e accetta ciò che la gente semplice della strada di Benares vedeva in lui: "Prem Sahib" o "Prem admi", un uomo amorevole. "Nessun cuore semplice mi ha mai trovato 'impossibile'". Entrambi i volumi dei diari di Thompson (1932-1949) sono pubblicati da Fourth Lloyd Productions, LLC.