Raid a Brownsville

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Titolo originale:

Brownsville Raid

Contenuto del libro:

Verso la mezzanotte del 13 agosto 1906, sulla strada tra Brownsville, in Texas, e Fort Brown, la vecchia guarnigione dell'esercito, risuonarono degli spari. Dieci minuti dopo un giovane civile giaceva morto e i residenti arrabbiati sciamavano per le strade, convinti che le loro case fossero state terrorizzate dai soldati appena arrivati. All'interno di Fort Brown fu dato l'allarme. I soldati balzarono dalle brande e imbracciarono i fucili, pensando di essere attaccati da cittadini ostili. I soldati erano neri, i civili bianchi.

Pur continuando a proclamare la loro innocenza, 167 fanti neri del venticinquesimo reggimento di fanteria segregato furono licenziati senza onore (o senza processo) dal presidente Theodore Roosevelt.

The Brownsville Raid, pubblicato per la prima volta nel 1970, è lo studio approfondito di John D. Weaver sulle prove inconsistenti presentate in una corte d'inchiesta del 1909-1910. Tale corte aveva confermato l'azione del presidente e chiuso il caso contro i soldati, nessuno dei quali era mai stato riconosciuto colpevole di illeciti. Il caso rimase chiuso fino al 1971 quando, dopo aver letto The Brownsville Raid, il deputato Augustus F. Hawkins di Los Angeles presentò una proposta di legge per chiedere al Dipartimento della Difesa di porre rimedio all'ingiustizia.

In mezzo a una raffica di pubblicità nazionale, nel 1972 vennero finalmente concessi i congedamenti con onore. Tutti furono postumi, tranne quello del soldato Dorsie Willis, che ricevette il suo in una commovente cerimonia il giorno del suo ottantasettesimo compleanno.