Rabbit's Blues: La vita e la musica di Johnny Hodges

Punteggio:   (4,3 su 5)

Rabbit's Blues: La vita e la musica di Johnny Hodges (Con Chapman)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro presenta una biografia dettagliata del sassofonista contralto Johnny Hodges, concentrandosi sulla sua influenza nel jazz, in particolare durante l'epoca delle Big Band. Sebbene sia ben studiato e fornisca preziose informazioni sui contributi e le performance di Hodges, alcuni lettori hanno trovato che non sia approfondito per quanto riguarda la sua vita personale e che si concentri eccessivamente su dettagli meno significativi.

Vantaggi:

Molto informativo e ben studiato.
Scrittura coinvolgente su un musicista importante.
Evidenzia il contributo spesso trascurato dei sidemen nel jazz, in particolare l'eccezionale talento di Hodges.
Importante ricerca su una figura centrale del genere jazz.

Svantaggi:

Alcuni lettori hanno trovato lo stile di scrittura asciutto ed eccessivamente accademico, privo di connessione emotiva.
L'organizzazione del materiale è stata giudicata scarsa, con un'attenzione eccessiva ad argomenti banali.
Alcuni hanno ritenuto che non sia stato approfondito in modo efficace Hodges come persona, fornendo pochi spunti sulla sua vita al di là della musica.
L'assenza di una discografia è un'omissione notevole.

(basato su 10 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Rabbit's Blues: The Life and Music of Johnny Hodges

Contenuto del libro:

Nel suo elogio del sassofonista Johnny Hodges (1907-70), Duke Ellington concluse con le parole: "Mai il più animato showman del mondo o la più grande personalità da palcoscenico, ma un tono così bello che a volte portava le lacrime agli occhi: questo era Johnny Hodges".

Questo è Johnny Hodges". Il tono indimenticabile di Hodges risuonò in tutto il mondo del jazz per gran parte del ventesimo secolo.

Benny Goodman descrisse Hodges come "di gran lunga il più grande uomo al sax alto che abbia mai sentito" e Charlie Parker lo paragonò a Lily Pons, soprano lirico. Da adolescente, Hodges sviluppò il suo stile imitando Sidney Bechet, il sassofonista soprano di New Orleans, poi lo affinò nelle sessioni di taglio notturne a New York e in una successione di band guidate da Chick Webb, Willie "The Lion" Smith e Luckey Roberts. Nel 1928 si unì a Duke Ellington, iniziando un sodalizio che sarebbe continuato, con una sola interruzione, fino alla morte di Hodges.

La celebre tecnica e il tono setoso di Hodges lo hanno contraddistinto allora, e ancora oggi, come uno dei sassofonisti più importanti e influenti della storia del jazz. Prima biografia in assoluto su Johnny Hodges, Rabbit's Blues descrive in dettaglio il suo posto come uno dei principali artisti del sax alto nella storia del jazz e il suo ruolo di co-compositore con Ellington.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780190653903
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2019
Numero di pagine:232

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)