Questo noi nel retro della casa

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Titolo originale:

This We in the Back of the House

Contenuto del libro:

Il primo libro di poesie di Jacob Sunderlin si misura in lunghi turni di lavoro, fuori dalla vista dei clienti, scritti con candeggina, mozziconi di sigaretta e applausi a quel noi che lavora nel retro della casa.

Poesie scritte nel modo in cui le pentole vengono pulite con la lana d'acciaio, nel modo in cui i mattoni vengono posati con violenta precisione ed esausta rassegnazione. Queste poesie sono state sognate da una testa incastrata in una betoniera, ubriaca del linguaggio del lavoro e del noi parlato che il linguaggio crea.

Non si tratta dell'immaginario romantico del “Midwest” sfruttato da politici cinici, ma di un paesaggio operaio lirico e persino occulto. Il suo noi è reso dolce dall'ascolto, dall'essere in garage con brocche di succo di mela di antigelo sotto un cielo offuscato da scie a forma di Randy Savage e diamanti contrabbandati di luci anti-elicottero mentre Appetite for Destruction sussurra da un mucchio di foglie bruciate. Questo noi è fatto di fratelli, di un muratore adolescente che ruba pepite gratis a Mickey Dees.

Queste poesie sono taglienti ma affettuose, pronunciate alla luce di una lanterna Coleman da uno stereo portatile steso su una coperta lungo un fiume di proprietà della Monsanto. Questo viaggio avviene in una Chevrolet Bel-Air del 1957 lasciata parcheggiata in un capannone, con i finestrini abbassati.