Questo deve essere il posto: Musica, comunità e spazi scomparsi a New York City

Punteggio:   (4,9 su 5)

Questo deve essere il posto: Musica, comunità e spazi scomparsi a New York City (Jesse Rifkin)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Questo libro offre un'avvincente esplorazione della scena musicale di New York City dagli anni Sessanta a oggi, concentrandosi sull'evoluzione dei vari generi e sui locali che li hanno plasmati. Combina aneddoti storici con ricerche approfondite e racconti personali, rendendolo una lettura informativa e accattivante per gli amanti della musica.

Vantaggi:

Narrazione veloce, ben studiata, informativa e coinvolgente, descrizioni vivide dei locali e delle scene musicali, include ascolti consigliati, si concentra sulla comunità e sull'evoluzione della musica a NYC, offre approfondimenti e aneddoti personali.

Svantaggi:

Sono stati omessi alcuni generi e scene musicali importanti, come l'hip hop e altri, dando forse un quadro incompleto della storia musicale di New York. Una mappa dei locali sarebbe stata utile.

(basato su 15 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

This Must Be the Place: Music, Community and Vanished Spaces in New York City

Contenuto del libro:

Una storia affascinante che esamina come il settore immobiliare, la gentrificazione, la comunità e gli alti e bassi della stessa New York City abbiano plasmato le scene musicali della città, dal folk alla musica house, e come queste scene abbiano plasmato la città.

Passeggiando per quasi tutti i quartieri di Manhattan, è probabile che si passi davanti ad alcuni dei club più significativi della storia della musica americana. Ma non lo saprete: quasi tutti questi locali sono stati demoliti o riadattati, senza lasciare traccia di ciò che erano, di come hanno plasmato le scene musicali e del loro impatto sui quartieri circostanti.

La storia della musica tradizionale ci dice che le scene famose sono create da artisti brillanti e singolari. Ma se si scava più a fondo, si scopre che in realtà sono state create da affitti a basso costo, spazi vuoti e altri fattori poco affascinanti che permettono alle comunità artistiche di prosperare. La scena folk degli anni '60 non sarebbe mai esistita senza l'accesso al Washington Square Park del Greenwich Village. Se la città non fosse andata in bancarotta nel 1975, non ci sarebbe stato il punk rock. L'indie rock di Brooklyn degli anni Duemila ha potuto nascere solo grazie ai numerosi magazzini vuoti del quartiere. Ma queste scene non sono solo momenti di genio artistico: fanno anche parte del ciclo di gentrificazione urbana, che spesso allontana altre comunità e, alla fine, gli stessi musicisti.

Attingendo a più di cento interviste esclusive con un'ampia gamma di musicisti, deejay e personaggi della scena (tra cui membri di Peter, Paul and Mary, White Zombie, Moldy Peaches, Sonic Youth, Treacherous Three, Cro-Mags, Sun Ra Arkestra e Suicide), lo scrittore, storico e guida turistica Jesse Rifkin ricostruisce minuziosamente la storia fisica di numerose scene musicali classiche di New York. This Must Be the Place" esamina il modo in cui queste scene sono nate e si sono dissolte, e mostra come queste esperienze artistiche comuni non siano solo per geni rarefatti, ma siano disponibili per tutti noi.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781335449320
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina rigida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)