Quando la boxe era uno sport ebraico

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Quando la boxe era uno sport ebraico (Allen Bodner)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro “Quando il pugilato era uno sport ebraico” offre un resoconto storico dettagliato dei pugili ebrei, con interviste e aneddoti dell'epoca. I lettori ne apprezzano la ricerca autentica e il tocco personale, ma lo criticano per la mancanza di editing e di prospettiva.

Vantaggi:

Autentica ricerca storica con citazioni dirette dalle interviste.
Storie personali e aneddoti coinvolgenti tratti dalle interviste dell'autore.
Fornisce una panoramica completa della partecipazione degli ebrei al pugilato, in particolare all'inizio del XX secolo.
Prezioso per chi è interessato alla storia culturale e al patrimonio pugilistico.

Svantaggi:

Lo stile di scrittura viene criticato come denso, privo di vivacità e di un editing adeguato.
Alcuni lettori trovano esagerate o poco autorevoli le affermazioni specifiche sulla partecipazione degli ebrei al pugilato.
Capitoli e sezioni ripetitivi che potrebbero essere accorciati.
Errori nell'indicizzazione e nella presentazione, tra cui foto di scarsa qualità e distinzioni poco chiare tra citazioni e narrazione.

(basato su 14 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

When Boxing Was a Jewish Sport

Contenuto del libro:

Questa è una splendida storia orale del periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale, quando gli atleti ebrei erano il gruppo etnico dominante nel pugilato professionistico degli Stati Uniti.

L'autore si basa sulla sua esperienza personale nelle arene di New York City, e incorpora interviste con più di trenta ex pugili, allenatori, manager, promotori e giudici di boxe per raccontare questo aspetto trascurato della storia dello sport. Bodner esplora le storie dei pugili ebrei sia all'interno che all'esterno del ring ed esamina anche le loro vite quando lasciarono il ring per intraprendere le loro carriere, che andavano dai capi dei vigili del fuoco ai giudici di boxe ai presidenti degli ospedali.

Il pugilato è stato un mezzo che molti immigrati urbani di seconda generazione, compresi gli ebrei, hanno usato per farsi strada all'inizio del XX secolo. I pugili ebrei intervistati hanno riferito di aver iniziato a combattere per guadagnare denaro, non per difendere la propria razza o negare gli stereotipi secondo cui gli ebrei erano deboli. Questi pugili erano orgogliosi del loro retaggio ed esibivano stelle di Davide sulle loro vesti e sui loro bauli fino a quando i simboli religiosi non furono vietati negli anni Quaranta.

Negli anni Venti quasi un terzo di tutti i pugili professionisti erano ebrei e nel 1928 erano il gruppo etnico dominante in questo sport, con 30 titoli mondiali tra il 1910 e il 1940. L'interesse di Bodner per l'argomento è stato suscitato dal padre, pugile dilettante e manager professionista in quel periodo.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780275953539
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:1997
Numero di pagine:244

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)