Progettare, controllare, prevedere: La governance logistica nella città intelligente

Titolo originale:

Design, Control, Predict: Logistical Governance in the Smart City

Contenuto del libro:

Uno sguardo approfondito alla vita nella città “intelligente”

La tecnologia ha trasformato radicalmente la vita urbana. Ma le città “intelligenti” di oggi assomigliano poco alle previsioni degli esperti. Aaron Shapiro ci mostra il vero volto della rivoluzione tecnologica urbana, accompagnando il lettore in un tour della città intelligente di oggi. Lungo il percorso, sviluppa una nuova lente per interpretare le tecnologie urbane - la governance logistica - per criticare un futuro urbano basato sull'estrazione e sulla razionalizzazione.

Attraverso ricerche etnografiche, interviste giornalistiche e la sua esperienza diretta, Shapiro ci aiuta a scrutare tra le crepe della facciata della smart city. Indaga sul vero prezzo che i newyorkesi pagano per il WiFi “gratuito”, finanziato dalla pubblicità, scoprendo che in ultima analisi serve agli scopi dei media commerciali. Si basa anche sulla sua esperienza di corriere in bicicletta per una startup di consegne di cibo per esaminare come le promesse di “impiego flessibile” nella gig economy aprano in realtà la strada a un rigido controllo manageriale. E volge lo sguardo ai dibattiti più scottanti sulla violenza della polizia e sulle nuove tecnologie di pattugliamento, chiedendosi se gli algoritmi siano davvero la risposta per riformare le continue crisi della giustizia penale nelle nostre città.

Attraverso questi avvincenti resoconti del nuovo urbanesimo tecnologico, Design, Control, Predict offre un contributo fondamentale alle conversazioni sulla privacy dei dati e sulla governance algoritmica. Shapiro porta la necessaria ricerca empirica in un campo che spesso si è basato su “visioni da 10.000 piedi”. Tempestivo, importante e studiato con competenza, Design, Control, Predict non si limita ad aiutarci a comprendere l'urbanistica di oggi, ma propone strategie per criticare e resistere a un futuro distopico che può sembrare inevitabile.